L’immagine della discordia: la “riviera di Gaza”, il render con l’IA e la polemica politica

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la VOCE del TRENTINO ESTERI

Gli architetti, gli arredatori e gli agenti immobiliari lo usano da tempo. Si chiama “render”, cioè quell’ immagine digitale che partendo da una foto di una stanza spoglia e malmessa ti fa vedere come potrebbe diventare, ristrutturata e riarredata ammodo. Lo stesso sistema vale per le case, per i quartieri cittadini e, appunto, anche per la Striscia di Gaza. Apriti cielo! Dopo il “render” su come potrebbe e dovrebbe essere la Striscia di Gaza, si è dato stura alla solita canea di chi vede solo saluti romani, lesioni alla democrazia e violazione dei diritti umani (la VOCE del TRENTINO)

Su altri media

Se uno legge la storia, ad esempio dei popoli americani nativi, si accorge che molte delle cose che Trump dice di voler fare coi palestinesi sono già state fatte appunto nel suo Paese”. Così Piergiorgio Odifreddi ospite di Accordi&Disaccordi, il talk condotto da Luca Sommi, ha commentato il video postato da Trump su Gaza realizzato con l’intelligenza artificiale. (Il Fatto Quotidiano)

Nei giorni scorsi tutti abbiamo visto il breve video postato dal presidente Trump che mostra una riviera di Gaza virtuale: una lunga spiaggia trasformata in una sorta di Formentera del Medio Oriente, una terra benedetta in cui i soldi piovono dal cielo e i ricchi e i potenti potranno sorseggiare un drink scrutando il Mediterraneo. (NEV)

BOLOGNA – Dopo il video di “Trump Gaza” con il lusso, gli yacht e le statue d’oro di Donald Trump, a spulciare la rete si trovano altri video – sempre realizzati con l’AI – che riportano immagini distopiche di Gaza. (Dire)

Negli ultimi giorni Donald Trump ha suscitato intense polemiche condividendo un video generato dall’intelligenza artificiale che ritrae una versione lussuosa e trasformata della Striscia di Gaza. Il video, pubblicato sulla piattaforma Truth Social il 25 febbraio, mostra Gaza trasformata in una località turistica di alto livello, denominata ‘Trump Gaza’. (Radio Radio)

C’è anche chi mi chiede come mai le piazze in America non siano piene di gente che protesta notte e giorno contro l’oscenità di voler deportare chissà dove gli abitanti di Gaza e trasformare quella striscia di terra martoriata in una Dubai del Mediterraneo, e questo ancora prima che circolasse l’ancora più osceno video AI che mostra un statua d’oro di Trump nel centro di Gaza (più o meno con lo stesso effetto della gigantesca statua CGI di Michael Jackson nel trailer di HIStory: altro bell’esempio di mente americana andata in maionese), mentre Elon Musk sulla spiaggia mangia pita e hummus sotto una nuvola di dollari che gli svolazzano intorno. (doppiozero)

“Il video postato da Trump su Gaza fatto con l’intelligenza artificiale? E’ un delirio che avrà conseguenze terrificanti”. Così Moni Ovadia, ospite a La Confessione di Peter Gomez, in onda sabato 1° marzo alle 20.15 su Rai3. (Il Fatto Quotidiano)