‘Cento’ con Carlo Conti: da Renzo Arbore a Topo Gigio, la festa per celebrare un secolo di radio e 70 anni di tv

“Radiofonica di Roma, metri 1.425. Sono le ore ventuno del sei ottobre millenovecentoventiquattro. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera...": con queste parole iniziava, 100 anni fa, il servizio pubblico radiotelevisivo. ll primo annuncio fu fatto da Maria Luisa Boncompagni. Un'avventura che attraversa e racconta 100 anni di storia del nostro Paese. E con lo spettacolo-evento Cento, un secolo di servizio pubblico, condotto da Carlo Conti, domenica 6 ottobre in prima serata su Rai1, verranno riproposte al pubblico alcune di quelle emozioni che il servizio pubblico ha raccontato in centinaia di migliaia di ore di trasmissione. (la Repubblica)

Su altre fonti

I cittadini potranno salire gratuitamente al 39° piano dell'edificio, dalle 10 alle 18, e ammirare a 161 metri di altezza, il panorama della città dall’alto, godendo di una vista mozzafiato dello skyline di Milano. (MilanoToday.it)

Conservazione del pesce, tradizioni che si tramandano nel tempo e ne esaltano il sapore – La conservazione del pesce ha una lunga storia che si è evoluta nel tempo grazie all’ingegno umano e alla necessità di conservare un alimento tanto prezioso quanto deperibile. (PesceInRete)

Erano le ore 21 del 6 ottobre 1924. Il salto nel futuro dell’Italia unita via etere fu segnato da una voce femminile impostata per i grandi eventi, corredata da ronzii, rumori di sottofondo, toni alti confusamente mescolati a toni più bassi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Centenario della radio italiana, Frijia: “Cento anni di storia italiana di cui La Spezia fu tassello importante”

Per una notte, il concetto di "concorrenza" è stato superato dalla voglia di condivisione che il mezzo radio ha insito in sé. Un evento che ha coinvolto non solo la Rai, ma anche diverse realtà private. (FM-world)

Un decennio di libertà, di trasgressione, di lotte politiche, ma anche di grande creatività in tutti i campi. Anni che videro la nascita di innovazioni proiettate verso un futuro che si preannunciava roseo. (RagusaOggi)

“Il 6 ottobre del 1924, per la prima volta gli italiani hanno potuto ascoltare la voce di altre persone proveniente da luoghi “vicini e lontani” attraverso un apparecchio radiofonico. La nostra città rappresenta un tassello importante in questa storia; negli ultimi anni del 1800 un giovane Guglielmo Marconi in collaborazione con la Marina Militare, sperimentò per la prima volta proprio nel Golfo della Spezia l’invio di un segnale radiotelegrafico a distanza. (CittaDellaSpezia)