Pistola e impronte incastrano Luigi Mangione, ma il sospetto killer del Ceo nega tutto
Luigi Mangione, 26 anni, sospettato dell'omicidio di Brian Thompson, Ceo di Unite Healthcare, è detenuto in isolamento nel carcere di Huntington, Pennsylvania. Nonostante la mole di prove presentate dalla polizia, il giovane continua a dichiararsi innocente. Tra gli elementi incriminanti ci sono le sue impronte digitali trovate su una bottiglia d'acqua e sull’involucro di una barretta Kind, oltre che sulle pallottole utilizzate nel delitto (Tiscali Notizie)
Su altre fonti
– Il volto di Luigi Mangione è un po’ spavaldo nel primo scatto postato da Diet Prada, ma il commento è fulminante: “Aspettando pazientemente che arrivi la serie di foto segnaletiche di oggi”. Trieste, 12 dic. (Agenzia askanews)
Incriminato per l’omicidio del ceo dell’assicurazione sanitaria UnitedHealthcare, Mangione è in un carcere di massima sicurezza in Pennsylvania e gli è stato negato dal giudice il rilascio su cauzione. (Corriere della Sera)
“…Completamente fuori dal mondo e un insulto all’intelligenza degli Americani..” sono le sole parole udibili in quella registrazione. (il manifesto)
Le impronte digitali raccolte sulla scena dell’assassinio del Ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson, e quelle rilevate durante l’arresto del sospettato Luigi Mangione risultano coincidenti. Lo hanno riferito alla Cnn due funzionari delle forze dell’ordine informati sulla questione. (LAPRESSE)
Non sono solo i commenti sui social che giustificano, quando non celebrano, l’assassinio, ora ci sono anche le donazioni a favore di Mangione che hanno cominciato ad affluire su conti dedicati. Ma le manifestazioni di sostegno al suo gesto non si placano. (Il Fatto Quotidiano)
Quando è stato fermato, secondo quanto riferisce la CNN, aveva con sé un quaderno contenente una “lista di cose da fare”, la cosidetta "To do list", per preparare l’agguato, che ha avuto luogo a Manhattan. (corriereadriatico.it)