In bici, ma con l’auto di scorta. Chi è Teresa Ribera, miss Green dell’Ue che odia l’industria
Dopo tante, tantissime chiacchiere è arrivata la fumata bianca per i vicepresidenti della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Oltre al “nostro” Raffaele Fitto, ha ricevuto il via libera anche una delle figure più controverse del nuovo europeo: parliamo della spagnola Teresa Ribera, nominata vicepresidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva. Mettendo da parte le comprensibili perplessità sul titolo, parliamo di una vera e propria talebana del green, che negli ultimi anni si è contraddistinta per alcune decisioni semplicemente folli da ogni punto di vista, senza dimenticare gli ultimi fatti di cronaca. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre testate
Secondo i calcoli della Banca di Spagna, l’alluvione che ha colpito Valencia ridurrà il PIL spagnolo di mezzo punto percentuale. A un mese dal disastro, infatti, dai rubinetti dei valenciani continua a uscire fango. (Radio Popolare)
La nascita della nuova Commissione europea è ostaggio degli obiettivi politici del Partito Popolare spagnolo. Adesso, però, si ha una controprova della volontà dei Populares di arrivare al ritiro della candidatura della ministra spagnola: la soluzione all’enigma è nella riorganizzazione del calendario del Parlamento europeo. (Il Fatto Quotidiano)
A una settimana circa dal voto finale della plenaria di Strasburgo il 27 novembre prossimo, i maggiori nodi dell’impasse intorno alla nuova Commissione europea sono a Madrid, dove il Partido Popular è scatenato contro la candidata spagnola Teresa Ribera, socialista e vicepremier di Pedro Sanchez, una dei sei vicepresidenti esecutivi designati di Ursula von der Leyen, con delega all… (L'HuffPost)
I conservatori hanno insistito fino in fondo con la loro farraginosa versione per evitare di rispondere delle proprie gravi responsabilità nella gestione della crisi: la colpa è tutta della ministra della transizione ecologica, che non avrebbe comunicato il pericolo e che non avrebbe preso in mano la gestione dei soccorsi. (il manifesto)
La partita delle vicepresidenze esecutive è sempre più intrecciata. Da un lato i progressisti lavorano per la bocciatura dell’italiano Raffaele Fitto, dall’altro i popolari spagnoli non vogliono la socialista ambientalista Teresa Ribera (Policy Maker)
La ministra ha poi dettagliato la drammatica cronologia del 29 ottobre, attraverso le azioni e gli allarmi rossi lanciati da Amet anche con chiamate alla Protezione Civile di Valencia, per il »rischio importante ed estremo« di piogge torrenziali. (Corriere del Ticino)