"Cambiare l'Ue dall'interno" è follia, riuscire "a giocarci" sarebbe un passo avanti

Approfondimenti:
Morti sul lavoro

Roma, 27 giu – L’Ue per l’Italia è e sarà sempre una spina nel fianco. Non può essere diversamente, proprio da un punto di vista strutturale. La cosiddetta Unione non è nata seguendo direttrici diverse da quelle del puro capitalismo finanziario e non è destinata a svilupparsi in un modo differente da quello incarnato dalla Bce e dalla stessa sua moneta comune, ovvero l’euro. Insomma, mancano sia la struttura che i propositi per poter costruire qualcosa di discontinuo dalla palese direzione liberal progressista che domina in tutto l’Occidente. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altri media

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTEBRUXELLES — Chissà se nelle prossime tre settimane Ursula von der Leyen riuscirà ad andare a camminare al parco del Cinquantenario, vicino alla Commissione, o nei boschi intorno a Bruxelles come ama fare. (Corriere della Sera)

Poche ore ancora e le nomine ai vertici della prossima Unione europea saranno ufficiali. Il Consiglio europeo decreterà infatti oggi il bis di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione, la nomina dell’ex premier socialista portoghese Antonio Costa alla guida dello stesso Consiglio e dell’attuale primo ministro estone Kaja Kallas alla guida della “politica estera” europea. (Il Dubbio)

Fiori di zucca ripieni sul tavolo accanto ai top job. Non a caso dopo essersi mostrata «collaborativa» nel pomeriggio sui dossier trattati al Consiglio (Ucraina e Agenda strategica), finendo con il mediare tra le diverse sensibilità dei leader, la posizione italiana all’ingresso si fa durissima: «Oscilliamo tra il “no” e l’astensione» confida Meloni ai suoi. (ilmessaggero.it)

Meloni a Bruxelles con la faccia scura, il caso di Gioventù nazionale e le altre notizie della giornata

La premier ha scoperto che europeisti non ci si improvvisa. Ma al Paese racconterà di un braccio di ferro con i "poteri costituiti". (Avvenire)

Il Consiglio europeo ha dato il via libera alle nomine ai vertici europei. A questo voto è legato anche quello di Kaja Kallas: la premier estone è stata anche lei proposta dai leader europei come Alto Rappresentante. (Tiscali Notizie)

Sono oltre 40 i miliardi di euro accumulati negli ultimi 20 anni dall’Inail, fermi nelle casse dello Stato, inutilizzati sia per i risarcimenti che per la prevenzione. Il racconto della giornata di giovedì 27 giugno 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. (Radio Popolare)