RoFF19 – La casa degli sguardi: incontro con Luca Zingaretti e il cast
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Luca Zingaretti, assieme al suo protagonista Gianmarco Franchini, spiega al pubblico come la sua carriera di attore e i temi del film, a lui cari, lo abbiano spinto a voler esordire dietro la mdp LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO DI SENTIERI SELVAGGI Luca Zingaretti esordisce alla regia cinematografica con il suo primo lungometraggio di finzione: La casa degli sguardi. (Sentieri Selvaggi)
Ne parlano anche altre fonti
Zingaretti, i suppose. Ma quell’avventura, anche se l’ha tenuto un po’ lontano dal cinema - “ammetto che avrei voluto frequentarlo di più”, ci racconta Zingaretti - è stata prodromica all’arrivo di La casa degli … (la Repubblica)
Tratto dal romanzo di Daniele Mencarelli racconta la storia di un ventenne, interpretato da Gianmarco Franchin i, che scrive poesie, empatizza con il dolore del mondo, senza filtri, e nell'alcool trova uno strumento per resistere all'angoscia di esistere. (AMICA - La rivista moda donna)
Per la prima volta autore, con La casa degli sguardi, ieri alla Festa del cinema di Roma, l’attore amatissimo di teatro e tv, parla del suo film con un’emozione che, all’improvviso, lo fa tornare principiante: «Mi sento come se oggi dessi alla luce un figlio, il frutto di un lavoro di due anni e mezzo, di un desiderio coltivato d… (La Stampa)
Di questo ci parlano due titoli forti alla 19ª Festa del Cinema di Roma. Ma anche di essere figli. (Servizio Informazione Religiosa)
Né commissario né direttore di carceri: questa volta sul set Luca Zingaretti si è ritagliato il ruolo di padre. (ilmattino.it)
"La casa degli sguardi" di Luca Zingaretti: "Nella vita bisogna saper elaborare il dolore non demonizzarlo, è catartico" Luca Zingaretti con "La casa degli sguardi" firma la sua prima regia: Marco ha 20 anni e una grande capacità di sentire, avvertire ed empatizzare con il dolore del mondo, scrive poesie, e cerca nell’alcool e nelle droghe “la dimenticanza”, quello stato di incoscienza impenetrabile anche all’angoscia di esistere e di vivere. (La Stampa)