Fusignani (Pri): "un errore l’ostracismo a IV, perché per costruire non bisogna mettere veti né ai partiti né alle persone"
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“Come PRI, intendiamo contribuire da protagonisti alla costruzione di un’area laica, repubblicana, liberal-democratica e riformista, che rappresenti una proposta politica importante di centrosinistra che, oggi alleata col cosiddetto campo largo, sia soprattutto utile al paese. Il patto federativo con Azione, che abbiamo promosso fin dal gennaio scorso, è il cuore di questo progetto: un’alleanza tra forze unite da valori comuni e da una visione condivisa sul futuro del Paese e, soprattutto, in politica estera che per Ugo La Malfa ha sempre rappresentato il discrimine sul quale costruire alleanze di governo. (ravennanotizie.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E ora un durissimo divorzio annunciato da Giuseppe Conte, che non sembra lasciare spiragli a possibile matrimonio politico. È la storia tormentata del «campo largo», cioè il tentativo di costruire un'alleanza vasta che includesse Pd, M5S, sinistra e centristi per provare a battere il centrodestra mettendo insieme i voti di più partiti, anche se ben diversi tra loro. (Corriere della Sera)
Anche Romano Prodi lo ha lasciato capire: inutile parlare di alleanze se non… (la Repubblica)
«Ma dai, non può averlo detto davvero». Quando, a metà pomeriggio, le agenzie battono i primi lanci in cui Conte annuncia la rottura dell’alleanza per le Regionali e la morte prematura del campo largo, fra gli scranni di Montecitorio occupati dai deputati Pd si scatena uno strano formicolio. (la Repubblica)
Scenari Proprio mentre sembrava che la coalizione avesse trovato nuovo cemento su questioni come l’autonomia differenziata e il salario minimo, è arrivata la rottura. (LaC news24)
Per l’avvocato la Liguria non è stata una prova di forza. “Il campo largo non esiste più”, decreta Giuseppe Conte davanti a Bruno Vespa, a Cinque Minuti. (Il Fatto Quotidiano)
Parole, quelle dell’avvocato, che suonano come un de profundis per il centrosinistra immaginato da Elly Schlein. «Non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5S a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere e rottamare», mette in chiaro Conte. (ilmessaggero.it)