Il robot selvaggio, la recensione del bellissimo film di Chris Sanders
Il robot selvaggio è un lungometraggio di animazione diretto da Chris Sanders. Distribuito da Universal Pictures Italia, è arrivato nei cinema il 10 ottobre 2024. IL FATTO Un robot tuttofare, Roz, naufraga su un’isola abitata da soli animali. Accidentalmente distrugge un nido d’anatra e decide di prendersi cura dell’unico uovo sopravvissuto e del pennuto che ne viene. L’obiettivo: insegnargli a volare e avviarlo alla vita. (Ciak Magazine)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ci sono, insomma, sia l'archetipo del rapporto tra alieno e società, declinato in forma di fiaba ambientalista, sia tutta la linfa narrativa delle alleanze tra reietti per riscattarsi, nella nuova animazione di Sanders («I Croods», «Dragon trainer»). (MYmovies.it)
E invece, in questi ultimi tre fine settimana, ne abbiamo avuto tre diversi in vetta. Ma iniziamo dai dati generali, con l’incasso complessivo di questo weekend che è stato di 4.974.666 euro, quindi un pareggio rispetto a quello analogo dell’anno scorso, quando tra il 12 e il 15 ottobre si ottenevano 4.976.739 euro, con in testa l’evento Taylor Swift – The Eras Tour con 747.533 euro. (Cineguru)
Il commovente film, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione, ha come protagonista Roz, un robot avanzato a cui dà voce Lupita Nyong’o che, dopo un incidente, si ritrova su un’isola deserta, lontana dagli esseri umani per cui era stata programmata ad assistere. (Best Movie)
Il pubblico italiano premia anche Joker 2 (che delude un po' ovunque) e Iddu. Vermiglio vola a 1,6 milioni di euro. Ottimo sabato al box office per Il robot selvaggio: incassa oltre mezzo milione e balza in testa alla classifica (MYmovies.it)
In occasione dell'uscita al cinema del Robot selvaggio il 10 ottobre, Alperia, uno dei principali produttori di energie rinnovabili in Italia, sponsorizza la tenera storia DreamWorks Animation con un concorso, abbracciando i valori della storia. (ComingSoon.it)
Sanders non ha solo parlato del grande messaggio di fondo di cui l’opera si fa portatrice, ma anche della strada che lo studio ha adottato nell’approcciarsi ad una storia tanto emotiva, che ha nel dialogo tra tecnologia e natura il cuore di ciò che racconta. (BadTaste)