«Mio figlio Oussama sognava di aiutarci dall'Italia. Ora ridatemi il suo corpo»
Non si può morire così. Non puoi abbandonare il Marocco che non hai nemmeno 18 anni, come hai fatto tu, Oussama Darkaoui, per inseguire il sogno di diventare un calciatore perché eri molto bravo con il pallone, tanto che ti chiamavano Messi, poi sopravvivere attraversando l’Europa per quattro anni e infine arrivare in Italia e morire proprio all’ultimo miglio, il 4 agosto 2024, a 22 anni e mezzo, a Palazzo San Gervasio, Potenza (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Il 10 agosto 2024 tre parlamentari italiani , 4 consiglieri regionali, delegati Arci e CGIL, hanno visitato la struttura. Pronta la relazione che sarà illustrata in una conferenza stampa a Roma. In esclusiva i punti salienti della relazione e la bozza del documento (Basilicata24)
A riconferma del forte impegno del primo Gruppo alberghiero italiano nei confronti dei mestieri d’arte, il prossimo settembre Starhotels parteciperà ad Homo Faber a Venezia e ad Artigianato e Palazzo a Firenze, eventi simbolo di quella Bellezza di cui il Gruppo si fa promotore e mecenate nei propri alberghi e in speciali contesti d’arte e cultura. (Il Giornale d'Italia)
L’ultima in ordine di tempo, ma fondamentale per comprendere i fatti, riguarda il «profilo» che, subito dopo la morte di Oussama, si è voluto costruire di lui. Non potendolo descrivere come un criminale — il ragazzo non aveva alcun precedente penale ed è finito nel Cpr solo perché non aveva il permesso di soggiorno, per il quale sua zia Massira Harmouch, a Sondrio, stava cercando di mettere insieme la documentazione necessaria —, lo si è dipinto come una persona instabile, psicolabile, autore di atti di autolesionismo che ne hanno reso necessario il ricovero. (Corriere della Sera)
“Chiediamo che la salma di Belmaan Oussama, il giovane marocchino morto nel Cpr di Palazzo San Gervasio per cause ancora da accertare, torni presto dalla sua famiglia così come richiesto dalla madre. (Sassilive.it)
// di Francesco Cataldo Verrina // In «Patto Armonico» si respira un’aura dal mood internazionale (…) Il fil rouge artistico pone il progetto si Scasciamacchia in una dimensione non facilmente delineabile o comprimibile in un’angusta scatola genericamente etichettabile. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)