Bufera negli USA: Joe Biden grazia il figlio Hunter
Condividi questo articolo Pubblicità Joe Biden ha concesso la grazia piena e incondizionata a suo figlio Hunter Biden, una mossa inattesa che ha sollevato un acceso dibattito politico. La decisione arriva poco prima delle sentenze attese per due processi in cui Hunter era coinvolto: uno per l’acquisto illegale di un’arma e l’altro per evasione fiscale legata a spese personali eccessive. Nello specifico: nel 2018 Hunter dichiarò all’FBI di non avere dipendenze, ma faceva uso di droghe. (la VOCE del TRENTINO)
Ne parlano anche altre fonti
Joe Biden aveva promesso che non avrebbe offerto il perdono presidenziale al figlio Hunter, né che ne avrebbe commutato la sentenza: quella per aver dichiarato il falso al momento di acquistare una pistola era prevista per il 12 dicembre, quella per evasione fiscale quattro giorni più tardi. (Corriere della Sera)
Domenica sera Joe Biden ha fatto un passo storico, offrendo al figlio Hunter il perdono presidenziale pieno e incondizionato per ogni reato che ha commesso, potrebbe aver commesso o a cui avrebbe partecipato nel periodo fra il 1° gennaio 2014 e il 1° dicembre 2024. (Corriere della Sera)
Il figlio del presidente dopo la grazie ricevuta ha rilasciato una nota (LAPRESSE)
A colpire è ovviamente il fatto che Biden abbia graziato il figlio, l'accusa di nepotismo è dietro l'angolo, ma anche quella di abuso di potere, anche da parte democratica, e che lo abbia fatto dopo aver negato pubblicamente di avere questa intenzione, il mentire non piace mai agli americani. (Vanity Fair Italia)
Più volte Biden aveva assicurato che non avrebbe concesso la grazia a suo figlio, che è stato condannato lo scorso giugno per avere acquistato nel 2018 un’arma mentendo sull’uso di stupefacenti e che si è dichiarato colpevole in un altro processo per evasione fiscale (Corriere della Sera)
Il tycoon tira in ballo gli assalitori del 6 gennaio 2021 al Campidoglio (Milano Finanza)