Congelato il progetto Albania. Della coop restano sette italiani
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«Lo staff presente nei centri in Albania è stato ridotto al livello minimo, restano solo i lavoratori necessari per la manutenzione della struttura e per fornire i servizi di base agli agenti che si occupano della sicurezza e a quelli presenti nel penitenziario», afferma l’eurodeputato tedesco di Volt Damian Boeselager. Ieri ha visitato il centro di Gjader con una delegazione del suo partito, «movimento progressista pan-europeo», che a Strasburgo ha eletto cinque deputati. (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Medihospes, l'ente gestore dei Cpr, lasceranno Schengjin e Gjader entro il fine settimana. Il ministero degli Interni: «Personale ridotto in base alle esigenze del momento» (Lettera43)
E al momento non sono previsti ricambi. Al di là dell’Adriatico restano una manciata di alba… (la Repubblica)
E a quanto si apprende non sarebbero previsti ricambi. Tutti gli operatori sociali di 'Medihospes', l'ente gestore dei Centri italiani in Albania per il rimpatrio dei migranti, lasceranno Schengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. (Il Messaggero Veneto)
– I centri per il trattenimento e il rimpatrio dei migranti in Albania, avviati ufficialmente l’11 ottobre, sembrano essere giunti a un punto di stallo totale. La cooperativa Medihospes, incaricata di gestire queste strutture, si prepara al rientro in Italia del proprio personale entro domani. (Stranieri in Italia)
I centri restano aperti e vigilati». Almeno per ora. (Corriere della Sera)
Il problema &… (L'HuffPost)