Congelato il progetto Albania. Della coop restano sette italiani
«Lo staff presente nei centri in Albania è stato ridotto al livello minimo, restano solo i lavoratori necessari per la manutenzione della struttura e per fornire i servizi di base agli agenti che si occupano della sicurezza e a quelli presenti nel penitenziario», afferma l’eurodeputato tedesco di Volt Damian Boeselager. Ieri ha visitato il centro di Gjader con una delegazione del suo partito, «movimento progressista pan-europeo», che a Strasburgo ha eletto cinque deputati. (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Medihospes, l'ente gestore dei Cpr, lasceranno Schengjin e Gjader entro il fine settimana. Il ministero degli Interni: «Personale ridotto in base alle esigenze del momento» (Lettera43)
Gli operatori sociali italiani lasceranno le basi di Shengjin e Gjader, lasciandosi alle spalle centri vuoti e un progetto costoso che, finora, non ha accolto praticamente alcun migrante. La cooperativa Medihospes, incaricata di gestire queste strutture, si prepara al rientro in Italia del proprio personale entro domani. (Stranieri in Italia)
Il governo Meloni, il ministro dell’Interno Piantedosi, tutti coloro che hanno millantato di aver trovato una soluzione alla questione migranti devono ora rispondere dei soldi buttati, della figuraccia Internazionale, del senso dello Stato perduto”. (Civonline)
Tutti gli operatori sociali di “Medihospes”, l’ente gestore dei Centri italiani in Albania per il rimpatrio dei migranti, lasceranno Shengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. E a quanto si apprende non sarebbero previsti ricambi. (Il Fatto Quotidiano)
I centri restano aperti e vigilati». Almeno per ora. (Corriere della Sera)
Il problema &… (L'HuffPost)