Morte Capolicchio, registi Anthon e Tandoi, cinema sua linfa
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È stato un onore averlo conosciuto in questa vita, è stato un onore lavorare con lui mentre interpretava papa Celestino V"
"La morte è solo un inganno - commenta Tandoi - al di là del velo, il grande maestro Lino Capolicchio è vivo più che mai, intento a recitare con gli angeli.
Questo il commento dei registi Luke Anthon, al secolo Luca Antonetti, e Giuseppe Tandoi, alla notizia della morte di Lino Capolicchio attore, sceneggiatore e regista morto a Roma a 78 anni. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lino Capolicchio durante le riprese de "La paga del sabato" nel 1975 e sotto con Margherita Fenoglio, madre dello scrittore Beppe, nel 1975 nella sua casa albese (foto Bruno Murialdo). (La Stampa)
Dopo la sua scomparsa suo figlio Tommaso Capolicchio, sui social, ha voluto ricordare il padre con delle dolci parole. Tommaso Capolicchio, figlio di Lino Capolicchio: il ricordo social del padre scomparso. (mammastobene.com)
L'attore, sceneggiatore e regista, nell'arco di oltre mezzo secolo di carriera, ha scritto una preziosa pagina della storia non solo della cinematografia italiana ma anche della città avendo a lungo vissuto a Fondi e avendo contribuito, in quanto membro del comitato scientifico dell'Associazione Giuseppe De Santis, ad esportare nel mondo tutto ciò che lega questa terra al grande schermo" (latinaoggi.eu)
Si è spento ieri sera a Roma, all’età di 78 anni, uno degli attori, sceneggiatori e registi più amati del nostro Paese, icona del cinema italiano negli anni Settanta. Nato a Merano, in provincia di Bolzano, è cresciuto a Torino, dove ha mosso i primi passi nel mondo del teatro. (SoloGossip.it)
I fratelli Taviani gli dissero: "Lei sembra un attore inglese"; e mille altri proseguirono quel mantra: sembra russo, sembra tedesco… Insomma, per il cinema italiano era un alieno, un corpo estraneo Lino Capolicchio, volto efebico e bello del cinema e del teatro italiano, se n’è andato nella notte dei David, a 78 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E Pupi Avati, per ben nove volte, […] In carnet Vittorio De Sica, “dopo aver girato Il giardino dei Finzi Contini – aveva dichiarato al Fatto – ero assediato dalle fan. (Il Fatto Quotidiano)