Il processo a Luigi Mangione rischia di essere una punizione esemplare per chi sfida un sistema consolidato
Di Michele Versace Il problema del welfare (inesistente) americano è argomento di discussione da molto tempo, ne parlava già Giovanni Minoli in una puntata di Mixer alcuni decenni fa. Chiunque non abbia un lavoro e/o non ha la possibilità di pagarsi una polizza sanitaria, deve sperare in qualche organizzazione caritatevole o rinunciare a curarsi. Se la polizza fornita dal datore di lavoro (che varia a seconda del livello di inquadramento) non è sufficientemente cospicua, c’è il rischio che determinati interventi, come un trapianto cardiaco, debbano essere pagati dal paziente, nonostante l’esborso assicurativo. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Il Napoli è riuscito a portare a casa la sfida di Genova contro il Grifone diretta da La Penna grazie ad un grande primo tempo ed uno strepitoso Meret nel secondo tempo. (Terzo Tempo Napoli)
Lo riporta il "New York Post" sulla base della gravità dei reati. Nello Stato di New York la pena capitale è stata sospesa dal 2004. Tuttavia, i procuratori federali hanno la possibilità di richiederla (Open)
Luigi Mangione, incriminato per l’uccisione a colpi di pistola di Brian Thompson, amministratore delegato del colosso delle assicurazioni sanitarie UnitedHealthcare, potrebbe, in teoria, essere condannato a morte. (Il Fatto Quotidiano)
Secondo i giudici di New York, lo scorso 4 dicembre Mangione avrebbe esploso diversi colpi da una pistola con silenziatore, forse creata con una stampante 3D, contro il Ceo del colosso di assicurazioni mediche. (ISPI)
Gli Stati Uniti hanno aggiunto delle nuove accuse a Luigi Mangione, aprendo così la possibilità che venga condannato alla pena di morte. (ilmessaggero.it)
"Ci batteremo fino in fondo a livello statale o federale", ha detto Karen Friedman Agnifilo, sua avvocata. (Fanpage.it)