Costituente M5S, ecco le DATE del del nuovo voto
“Il simbolo appartiene al M5S, non è di Grillo e nemmeno di Conte. Grillo è obbligato anche contrattualmente a non contestarlo. Non può” rivendicarlo “perché non gli appartiene”. Giuseppe Conte è determinato ad andare avanti. La nuova votazione si rifarà a stretto giro: dal 5 all’8 dicembre. “Non saremo la costola del Pd” “Non saremo la costola del Pd o un cespuglio del Pd, siamo cose diverse, il Pd nel corso dei decenni è diventato molto legato al settore dell’establishment, ovunque ti muovi, nei provveditorati, asl, nel sistema radiotelevisivo ha riferimenti stabili, non vogliamo scimmiottare il Pd, noi restiamo un movimento di opinione – rimarca Giuseppe Conte – Con i dem possiamo fare accordi sulla base di un programma preciso, non c’è nulla di precostituito. (StrettoWeb)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Scissione alle viste? “Non vedo scissioni all’orizzonte”. Giuseppe Conte ancora non si capacita – e lo dice pubblicamente sino allo sfinimento – di come Beppe Grillo stia mettendo in atto questo ‘sabotaggio pazzesco’ del processo costituente e “stia cancellando la sua storia, schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Rimane alta la tensione tra l’attuale presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e Beppe Grillo. (Sky Tg24 )
Saprà tornare a esprimersi, rispondendo a maggioranza a chi si appiglia a dei cavilli giuridici". Giuseppe Conte torna a replicare a Beppe Grillo dopo la richiesta di ripetere il voto della Costituente M5s e, intervistato dal Fatto Quotidiano, ribadisce che "quello di Grillo è di fatto un tentativo di sabotaggio del processo costituente. (L'HuffPost)
ROMA Mettere il simbolo in una teca e far riposare il Movimento 5 stelle in un mausoleo? No grazie. (ilmessaggero.it)
"Siamo soddisfatti - dice Croatti - dei risultati di questo processo costituente che consente, a livello locale, di prepararci in modo efficace e con indicazioni forti e chiare alle prossime elezioni comunali". (il Resto del Carlino)
ROMA (ITALPRESS) – “I seguaci di Grillo avevano già invitato a non votare. E’ paradossale che si rimangi la regola dell’uno vale uno, per affermare la regola che c’è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme”. (SardiniaPost)