"Le piaceva girare il mondo, amava la montagna": chi era Elisa De Nardi
Le piaceva girare il mondo e amava la montagna: così i familiari ricordano Elisa De Nardi, la 39enne che ha perso la vita ieri domenica, travolta da una valanga staccatasi dalla forcella del Giau. Questa mattina alcuni amici della famiglia si sono riuniti a casa della madre per esprimere la loro vicinanza nel dolore. “Era una ragazza solare, la montagna era la sua vita, forse anche troppo” racconta la zia, la quale ricorda come Elisa avesse girato il mondo, sempre con il pensiero rivolto ai ripidi pendii da scalare, sia a piedi che con gli sci (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Ne parlano anche altre fonti
«Oggi che gruppone! Un sacco di neve. La visuale è un po' quella che è: speriamo che si apra un po' a mezzogiorno». (ilgazzettino.it)
A sinistra Elisa De Nardi e a destra Abel Ayala Anchundia, i due alpinisti morti sotto la valanga (foto social) Un bilancio gravissimo nonostante gli avvertimenti dell'Arpav che aveva ripetutamente avvisato su un "marcato allarme valanghe" per il weekend su Dolomiti e Prealpi Venete. (il Giornale)
Due alpinisti, Abel Ayala Anchundia, 38 anni, nato in Ecuador e residente a Vittorio Veneto (Treviso), ed Elisa De Nardi, 40 anni di Conegliano (Treviso), hanno perso la vita dopo essere stati ricoverati in condizioni disperate in due reparti di terapia intensiva. (Corriere della Sera)
Elisa aveva lavorato come segretaria nello studio Fadel per quasi due decenni e aveva lasciato un ottimo ricordo di sé. Il rapporto di lavoro si era interrotto qualche tempo fa, ma nessuno ha dimenticato la professionalità e la competenza di Elisa. (Oggi Treviso)
Ci diceva sempre dove andava. «Domenica mattina si è alzato presto, ha preso le sue cose e ci ha detto: “Vado”. (Oggi Treviso)
Lo ha reso noto il Soccorso alpino e speleologico del Veneto, in un post sui social. Le vittime sono una 40enne di Conegliano Veneto, Elisa De Nardi, e un 38enne di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, Abel Ayala Anchundia. (La Stampa)