Tumore ai polmoni: come funziona il nuovo vaccino a mRna
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La ricerca contro Covid-19 ha aperto l’era dei vaccini anti-cancro a mRna. Dopo il melanoma, ora è la volta di un nuovo prodotto mirato contro il tumore ai polmoni. Questo nuovo vaccino sperimentale utilizza l‘Rna messaggero (mRna) presentando al sistema immunitario del paziente i marcatori tumorali del carcinoma polmonare, per preparare meglio l’organismo a combattere le cellule del tumore. È, insomma, un vaccino terapeutico. (Fortune Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Vaccino contro il cancro ai polmoni: come funziona e perché è rivoluzionario. “Vogliamo migliorare la sopravvivenza” É uno scienziato inglese il primo paziente a sottoporsi alla sperimentazione. Il farmaco stimolare l'organismo a combattere le cellule tumorali che esprimono i marcatori del tumore ed evitare le recidive (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il trial clinico di Fase 1, che rappresenta il primo test sull’uomo per il vaccino BNT116, coinvolge 34 centri di ricerca distribuiti in 7 Paesi: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turkiye. (Nurse Times)
Al via i test in Europa per il vaccino a mRna contro il cancro ai polmoni (- DottNet)
Il tumore ai polmoni è la principale causa di morte per cancro al mondo, con circa 1,8 milioni di cedessi all’anno. Questo nuovo vaccino contro il cancro ai polmoni, noto come BNT 116 e prodotto da BioNTech, ha lo scopo di istruire il corpo a riconoscere le cellule tumorali e ucciderle – impedendone, poi, il ritorno. (Pazienti.it)
Mentre a Napoli procede la prima sperimentazione al mondo di un vaccino anti-cancro a mRNA, portata in Italia da Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, sono da poco iniziati in sette paesi (Italia esclusa) i test sull’uomo del primo vaccino al mondo contro il tumore ai polmoni. (Il Fatto Quotidiano)
Non si tratta però della prima persona in assoluto poiché il trial clinico LuCa-MERIT-1 in realtà è partito nel giugno 2022. Nei prossimi mesi arriverà a coinvolgere 130 malati suddivisi in 34 centri di cura tra Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turchia. (Fondazione Umberto Veronesi)