La lite al ristorante tra Michela Ramazzotti e Paolo Virzì? Meglio di un film di Woody Allen: è l’occasione per il regista di rilanciare la sua carriera a un punto morto?

“La rosa purpurea del Cairo” è il film di Woody Allen in cui i protagonisti escono dallo schermo per entrare nella vita reale. A Paolo Virzì -secondo chi scrive il più grande regista italiano vivente- autore di capolavori come “My Name is Tanino”, “Caterina va in città”, “Ferie d’agosto” e molti altri, è accaduto il contrario: è lui, il regista, ad essere entrato dentro uno dei suoi film. (MOW)

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Roberto Tortora 21 giugno 2024 (Liberoquotidiano.it)

Il caso della furibonda lite fra il regista Paolo Virzì e l'ex moglie Micaela Ramazzotti, con la richiesta dell'uomo di applicare il Codice Rosso a sua tutela, ha attivato l’attenzione di tante vittime silenziose mai informate sui propri diritti e fatto pervenire numerose segnalazioni e richieste di assistenza ai responsabili del contatto blu 1523 e segnalazioni all’e-mail sos@1523. (ilmattino.it)

Ascolta ora 00:00 00:00 «Merda! Fai schifo». Con tutta evidenza, l'idioma ignora di essere stato scaricato, come delle qualsiasi acque nere, da una colta, illuminata lingua di sinistra normalmente gonfia di certezze. (il Giornale)

Dopo la lite Virzì-Ramazzotti, la rivolta degli uomini: «Basta botte»

La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla maxi lite tra il regista Paolo Virzì e la sua ex compagna Micaela Ramazzotti, avvenuta il 17 giugno in un ristorante all'Aventino. (Adnkronos)

Una faccenda fisiognomica, certo – “La faccia da comunista ce l’ha” – ma, anzitutto, un documento di coscienza. Così Piddì. (Nicola Porro)

Dopo la rissa al ristorante (lunedì 17 giugno), le dichiarazioni di lei, scattano le misure cautelari. La stoccata dell’attrice romana non era proprio sussurrata: «Non resto sorpresa dall’affannoso tentativo di Paolo di voler preservare solo la propria immagine pubblica. (La Stampa)