Telegram, fondatore rilasciato su cauzione

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Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato rilasciato la sera di Mercoledì 28 Agosto, al termine delle 96 ore di massima estensione del fermo delle autorità francesi, e dopo aver pagato una cauzione di 5 milioni di euro. Non sono state quindi applicate misure di custodia cautelare, sebbene il 39enne franco-russo è comunque tenuto a rimanere in Francia ed a presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia per verificare la sua permanenza. (Borsa Italiana)

Se ne è parlato anche su altri media

Come se non fossero i due poli opposti su cui si fondano la democrazia e la nostra società. (Corriere della Sera)

"La cosa principale qui, ovviamente, è che ciò che sta accadendo in Francia non si trasformi in una persecuzione politica": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi al caso del fondatore di Telegram, Pavel Durov (l'Adige)

– La Commissione Europea ha aperto un’indagine nei confronti di Telegram per possibili violazioni del Digital Services Act (Dsa), ovvero il codice di regole digitali dell’Ue. La notizia è stata pubblicata in mattinata nella prima pagina del Financial Times. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Vediamo come stanno realmente le cose. E la libertà di comunicazione e la privacy non sono rivali della lotta al crimine: se si mettono da parte inutili estremismi è sempre possibile identificare soluzioni di compromesso (Agenda Digitale)

Questi numeri, uniti al fermo in Francia del suo fondatore e capo, Pavel Durov, gettano più di qualche ombra sul futuro della piattaforma che in diversi Paesi è più utilizzata di WhatsApp. (Corriere della Sera)

Milano, 28 ago. (il Dolomiti)