Berlino europeista solo se al comando ci sono i tedeschi
L’Unione europea è un club così unito che quando una banca italiana tenta di scalare una banca tedesca, succede che il cancelliere di Berlino dice che «non è adeguato il comportamento di Unicredit in Europa e in Germania». Achtung! Sarebbe questo l’europeismo di quelli che la sanno lunga? Gli intelligenti a prescindere ogni giorno cantano le lodi delle sinistre illuminate, ci raccontano le virtù dei socialdemocratici, danno la patente di liberalismo agli amici del coro di Bruxelles e la tolgono ai pochi che fanno domande di fronte alla trasformazione dell’ideale europeo in dogma (Liberoquotidiano.it)
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Lo Stato non può essere un investitore a lungo termine in Commerzbank. Così a Berlino, secondo quanto riporta Bloomberg, il capo dei liberali tedeschi e ministro delle Finanze, Christian Lindner. (IL GIORNO)
Tutti hanno calato le carte: Unicredit vuole Commerzbank, il Governo Scholz non vuole Unicredit. Al momento ogni strada resta aperta, e ufficialmente le prossime mosse del secondo gruppo bancario italiano sono appese alle interlocuzioni con gli stakeholder e all'approvazione della Bce. (L'HuffPost)
Ma ora UniCredit punta a una ulteriore partecipazione del 10% ampliabile fino ad arrivare al 29,9%. La banca italiana guidata da Andrea Orcel ha ormai l’11,5% del capitale della banca tedesca che era finita in cattive acque. (Il Sole 24 ORE)
A Milano il gruppo guidato da Andrea Orcel amplia il calo al 3% in una brutta giornata per le banche italiane fra le ipotesi di un tassa sugli extraprofitti. Il titolo a Francoforte cede oltre il 5%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Commerzbank (Teleborsa) -ha preso atto della mossa die il board "esaminerà sempre le opzioni strategiche in modo responsabile nell'interesse dei suoi stakeholder, ovvero investitori, clienti e dipendenti". (Teleborsa)
La scalata tentata e non ancora abbandonata di Commerzbank da parte di Unicredit ha portato all’intervento diretto del cancelliere tedesco, a cui ha risposto il ministro degli Esteri italiano Tajani. Ma lo scontro ha a che fare non tanto con le regole di mercato, ma con la natura stessa di quello comunitario. (Contropiano)