Abusò di cinque bimbi nell'asilo parrocchiale, orco alla sbarra
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I demoni sono tornati. O forse non se ne sono mai andati. L'Emilia-Romagna si risveglia con gli orchi dentro gli asili di un anonimo paesino che è meglio resti tale, nell'oblio, finché i soliti profeti del dolore ci metteranno il becco. Ci sono 31 innocenti tra i due e i cinque anni sprofondati nell'abisso del mostro dalla faccia buona, denudati, violati e torturati nel salone dei giochi piombato in una scuola parrocchiale. (il Giornale)
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E’ questa la sentenza emessa dal Gup di Bologna durante il rito abbreviato che ha visto imputato un giovane di 21 anni arrestato a gennaio dopo la segnalazione di alcuni genitori. – Sei anni di carcere per violenza sessuale nei confronti di quattro bimbi, tutti piccoli alunni di una scuola materna privata della provincia di Ferrara. (il Resto del Carlino)
Contro di lui i carabinieri hanno raccolto un’imponente mole di prove, … Ha scelto il processo con rito abbreviato il 22enne accusato di atti di pedofilia che lo scorso gennaio è stato arrestato a Ostellato (Ferrara). (La Repubblica)
È quanto il gup Roberta Malavasi del tribunale di Bologna ha deciso - accogliendo le richieste del pm Giampiero Nascimbeni - per il 22enne arrestato dai carabinieri lo scorso gennaio dopo aver commesso abusi sessuali su almeno quattro alunni, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, di una scuola materna di Ostellato, paese in provincia di Ferrara, dove stava svolgendo servizio civile. (Corriere della Sera)
Sono quelli a cui il gup Roberta Malavasi del tribunale di Bologna ha condannato, accogliendo le richieste del pm Giampiero Nascimbeni, il 22enne ferrarese che – lo scorso gennaio – era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver commesso abusi sessuali su quattro bambini – di età compresa tra i 3 e i 5 anni – della scuola materna di Ostellato, in cui svolgeva il servizio civile. (Estense.com)
Gli episodi in una scuola materna di Ferrara (AltaRimini)
La sentenza è arrivata dopo il processo in abbreviato e prevede anche il risarcimento del danno da quantificare in sede civile. Contro di lui i carabinieri avevano raccolto un’imponente mole di prove, a partire dalle immagini girate dalle telecamere piazzate nella scuola durante la pausa per le vacanze di Natale. (La Repubblica)