Autonomia. Calderoli alza i toni: «Ora correttivi, poi opposizioni tacciano». Ira Pd
ANSA Sull’autonomia differenziata il governo cerca di ribaltare a proprio vantaggio la mezza bocciatura della Consulta. Una sfida alle opposizioni che avevano esultato è nelle parole, ieri, di Carlo Nordio e soprattutto di Roberto Calderoli. «Farò tesoro degli indirizzi della sentenza», dice il ministro leghista intestatario della legge e falcidiato dalla Corte. Poi, contrattacca Calderoli, «le opposizioni taceranno e mi auguro taceranno per sempre». (Avvenire)
Ne parlano anche altre testate
È la grande domanda che agita gli schieramenti all’indomani dello stop (parziale) della Consulta sull’autonomia differenziata. Che succede, ora, con il referendum? La consultazione sulla riforma targata Roberto Calderoli era stata lanciata prima dell’estate da partiti e associazioni di centrosinistra. (ilmessaggero.it)
La Corte Costituzionale "è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum. Adesso il Parlamento dovrà rivederla, poi la rivedrà la Cassazione. A spanne, con prudenza, direi che questa sentenza dovrebbe eliminare almeno per ora la possibilità del referendum". (la Repubblica)
Viene chiesto l'intervento di Meloni per censurare le parole del ministro (Open)
Principi e diritti che la legge Calderoli aveva gravemente violato. (il manifesto)
Stop della Consulta a sette profili della legge sull'Autonomia differenziata. Dopo due giorni di Camera di consiglio, giovedì 14 novembre è arrivata la decisione della Corte costituzionale che ha accolto parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che hanno impugnato la legge Calderoli. (Il Mattino di Padova)
Roma, 16 nov. – “Ci sarà qualcuno nel nostro paese che non chiederà mai l’autonomia, se la chiedesse dimostrerebbe di non essere in grado di amministrare. (Agenzia askanews)