«Sono stufa di avere paura»: le voci dalla manifestazione contro la violenza sulle donne a Milano
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In Largo Cairoli a Milano migliaia di persone si sono trovate in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne: ecco cosa hanno detto ai nostri microfoni «Sono stufa di avere paura». «Tutti devono sostenere questa causa, vale per uomini e donne». «Vorrei far capire che non siamo esagerate: se sentiamo che c'è qualcosa che non va, dobbiamo dirlo sempre». Sono alcune delle voci raccolte durante la manifestazione contro la violenza sulle donne a Milano, in Largo Cairoli, sabato 25 novembre. (Corriere TV)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo il supporto all’evento Wall of Dolls del 22 novembre, in cui era presente il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, e l’Advisory Board di Assolombarda per il sociale, presieduto da Gabriella Magnoni Dompé, Assolombarda ha promosso fra le molte iniziative dell’Associazione il talk «Finalmente libera» nella giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. (Il Sole 24 ORE)
L'imprenditrice digitale ha voluto mostrarsi ancora una volta al fianco delle donne. Come il primo con cui è scesa dalla scalinata dell'Ariston, la cui frase «Pensati libera», è diventata uno slogan delle donne e per le donne. (Vanity Fair Italia)
Ci sono stati cortei in tutta Italia per dire no ai femminicidi e la partecipane a tali eventi in Italia è stata ancora più sentita per via del recente omicidio di Giulia Cecchettin. Ricorreva ieri, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. (Trash Italiano)
Sabato al presidio «Il patriarcato uccide» in largo Cairoli a Milano (poi spostatosi in piazza Duomo) non ci si è limitati a citare un elenco di nomi: si è pronunciata anche la data in cui sono state assassinate, il modo e per mano di chi (nel caso in cui si conosca l’autore del femminicidio). (Corriere Milano)
È anche salita sul palco per urlare il suo "no al patriarcato", commuovendosi per tutte le donne che sono state uccise dagli uomini. Inutile star qui a sottolineare che il moto di rabbia, giusto, esploso per l'uccisione di Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta è stato molto meno evidente quando a essere uccisa è stata Sofia Castelli. (ilGiornale.it)
Oltre 30mila in piazza secondo gli organizzatori e ci sono stati anche alcuni malori tra la folla compressa in certi punti. (ilGiornale.it)