'Via i mosaici di padre Rupnik dalle chiese', la lettera delle vittime ai Vescovi del mondo

"Rimuovere dalle chiese i mosaici di padre Rupnik". Cinque donne che affermano di aver subito abusi psicologici, spirituali e sessuali da parte di padre Marko Ivan Rupnik, l'ex gesuita ... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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Cinque donne che hanno accusato l’ex padre gesuita Marko Rupnik per abusi e «pressioni psicologiche e spirituali» hanno chiesto che le opere dell’uomo vengano rimosse dai luoghi di culto in cui sono esposte. (Open)

Cinque donne che hanno accusato padre Marko Rupnik di violenze sessuali, subite all'inizio degli anni '80, hanno chiesto alla Chiesa la rimozione delle sue opere esposte in vari luoghi di culto in tutto il mondo, tra gli altri nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano. (Corriere Roma)

Di: Sean O'Malley (SettimanaNews)

"Via i mosaici di padre Rupnik dalle chiese", la lettera delle vittime ai Vescovi del mondo

In questa nota si fa nuovamente riferimento al caso di Dott. Korazym.org/Blog dell’Editore, 29.06.2024 – Vik van Brantegem – The Associated Press ha diffuso oggi un AP video di Veronica Andrea Sauchelli della durata di 3’59” , con la descrizione del contenuto e una nota di background, che riportiamo di seguito. (korazym.org)

Un giorno prima del compimento degli 80anni che segna l'uscita dall'elettorato in un possibile conclave, il cardinale americano Sean O'Malley, attuale Presidente della Pontificia Commissione per la protezione dei minori, ha mandato una lettera choc a tutti i capi dicastero della curia romana per chiedere loro di non utilizzare, riprodurre, pubblicare le opere di padre Marko Rupnik, l'ex gesuita cacciato dai Gesuiti (ma ancora sacerdote) raggiunto da numerose condanne da parte di diverse religiose e laiche. (ilmessaggero.it)

Cinque donne che affermano di aver subito abusi psicologici, spirituali e sessuali da parte di padre Marko Ivan Rupnik, l’ex gesuita famoso in tutto il mondo per i suoi mosaici, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno chiesto ai vescovi cattolici di tutto il mondo di rimuovere i suoi mosaici dalle chiese, affermando che la loro esposizione nei luoghi di culto è “inappropriata” e ritraumatizzante per le vittime che “quotidianamente devono confrontarsi con le conseguenze psicologiche che gli abusi hanno arrecato loro”. (CremonaOggi)