Piccola vendetta lombarda. Il Congresso che acclama Romeo diventa un processo a Salvini (di F. Crippa)

La consegna era quella di mostrarsi uniti e dare idea di compattezza. Siccome però i nodi vengono sempre al pettine, ecco che il Congresso lombardo della Lega si trasforma in un palcoscenico per proteste, accuse, difese, frecciate, in direzione del segretario Matteo Salvini. E, così, il Carroccio appare tutt’altro che coeso. A fotografare con lucidità la situazione… (L'HuffPost)

Su altre fonti

Dopo i ritiri di Cristian Invernizzi e Luca Toccalini era rimasto l’unico in corsa. Con Romeo si apre un nuovo corso all'insegna del recupero della Lega delle origini con attenzione particolare (Secolo d'Italia)

SARONNO – TRADATE – Il Congresso Regionale della Lega Lombarda, svoltosi domenica 15 dicembre allo Sheraton Milano San Siro, ha visto una significativa partecipazione di delegati provenienti da tutta la regione. (Il Saronno)

Oggi i delegati lecchesi hanno partecipato al Congresso Regionale della Lega Lombarda per Salvini Premier, portando il contributo del nostro territorio al dibattito regionale.Nel corso dei lavori, sono state ribadite le priorità della Lega per la Lombardia: sostegno alle imprese, potenziamento del sistema sanitario, autonomia regionale e valorizzazione dell’identità territoriale. (Lecco Online)

Salvini farà il congresso nazionale della Lega ma non si voterà su di lui. Il nervosismo delle Regioni chiave del Nord

Passare dal 40% circa dei voti ad appena l’8% non sembra in nessun caso un successo. Che la parabola di Matteo Salvini fosse sempre più vicina all’impatto sulla terra, era chiaro da tempo. (Contropiano)

Un partito che non è più quello etnoregionalista di Umberto Bossi, un vero sindacato del Nord. Ma un partito nazionale, nazionalista, spostato a destra, capace di disperdere un prezioso capitale politico, sociale e anche umano proprio laddove era più forte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nella sala dell’hotel in zona San Siro scelto per il congresso della Lega lombarda tira un’arietta nostalgica che rimanda alle origini. Attilio Fontana dice che gli piacerebbe tornare ai tempi di «Padania libera». (Corriere della Sera)