Omicidio Sharon Verzeni, sotto sequestro un garage vicino al luogo del delitto a Terno d’Isola

Terno d’Isola (Bergamo), 5 agosto 2024 – Novità svolta nel giallo dell’omicidio di Sharon Verzeni: i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo e della compagnia di Zogno, su delega della Procura, questa mattina hanno messo i sigilli a un garage di un palazzo di via Castegnate al civico 29. Il condominio è a una trentina di metri da dove, poco prima dell'una di notte di martedì 29 luglio, Sharon Verzeni è stata uccisa con tre coltellate alla schiena e una al petto. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Possibile svolta nelle indagini dell'omicidio di Terno d'Isola: nella mattinata di oggi, lunedì 5 agosto 2024, i Carabinieri hanno messo i sigilli alla serranda di uno dei garage di un condominio di via Castegnate, a pochi metri di distanza dal luogo della tragica aggressione ai danni di Sharon Verzeni. (Prima la Martesana)

Sarà anche un modo per ricordare Sharon Verzeni il presidio di agosto contro femminicidi e violenza di genere che si terrà giovedì 8, a partire dalle 18,30 in largo Rezzara, a Bergamo, organizzato, come ogni mese, dalla Rete bergamasca contro la violenza di genere. (L'Eco di Bergamo)

I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo hanno sequestrato nella mattinata di lunedì 5 agosto un garage in un condominio di via Castegnate, la via in cui Sharon Verzeni è stata soccorsa prima di morire per le ferite riportate a causa di quattro coltellate che l’hanno sorpresa nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola. (L'Eco di Bergamo)

Terno d'Isola. I carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo lunedì mattina hanno messo i sigilli a un garage di un palazzo al civico 29 di via Castegnate, a una trentina di metri da dove una settimana fa è stata uccisa con tre coltellate alla schiena e una al petto Sharon Verzeni. (BergamoNews.it)

Invece, nelle dichiarazioni rilasciate a L'Eco di Bergamo, l'uomo spiega di non provare «alcun sentimento di rancore, odio o vendetta», solo un grandissimo dolore. «Ma mi sento in pace e lo stesso mia moglie», aggiunge Verzeni. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Un appuntamento consueto, quello del movimento a difesa e tutela delle violenze subìte dalle donne: ogni mese, infatti, si alza una voce sola, quella contro i soprusi e i maltrattamenti. E questa volta, la chiamata a raccolta è tutta per la giovane ammazzata da un assassino che, per ora, non ha ancora un nome e un volto. (BergamoNews.it)