CO2 alle stelle, la catena climalterante della crescita (infinita) delle plastiche
La produzione globale di materie plastiche, derivate dagli idrocarburi, aggrava anche la crisi climatica che è stata al centro della conferenza delle parti Cop29 a Baku. IL GLOBAL CARBON PROJECT, un collettivo di 120 scienziati da tutto il mondo, nella sua ultima proiezione stima che nel 2024 avremo inviato in atmosfera in totale 41,6 miliardi di tonnellate di CO2 (legate a: produzione e consumo di energie fossili; cambiamento dell’uso dei suoli), + 0,8% rispetto al 2023. (il manifesto)
Su altri media
“Dobbiamo porre fine all’inquinamento da plastica prima che l’inquinamento da plastica ponga fine a noi”: così Kim Wan Sup, Ministro dell’ambiente della Repubblica di Corea, ha arringato i delegati dei 175 Paesi e gli osservatori riuniti nel suo Paese, a Busan, per l’ultima sessione negoziale che dovrebbe condurre all’approvazione di quello “strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino” indicato dalla risoluzione 5/14 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA) adottata il 2 marzo 2022. (EconomiaCircolare.com)
Mentre in Corea del Sud si svolge l'ultimo round di negoziati per un trattato globale sulla plastica, Greenpeace e WWF chiedono ai governi di ridurre drasticamente la produzione, eliminare il monouso e proteggere l'ambiente. (greenMe.it)
Sappiamo bene come oggi questo materiale non solo rischia di impattare sulla salute degli ecosistemi, uccidendo migliaia di specie, ma è anche sempre più presente - attraverso le microplastiche - negli organi umani, con conseguenze ancora poco chiare sul futuro della nostra salute. (la Repubblica)
A Busan, in Corea del Sud, partono oggi i lavori dell'ultimo incontro (INC-5) per la definizione di un Trattato globale sulla plastica, al fine di mitigarne gli effetti sull'ambiente dovuti a una dispersione incontrollata. (Polimerica.it)
Durante i negoziati per la definizione di un Trattato globale sulla plastica a Busan, in Corea del Sud, ben 220 lobbisti dell’industria chimica e dei combustibili fossili hanno ottenuto accesso al quinto round di negoziati (INC-5) sotto l’egida dell’ONU. (Eco dalle Città)
Da una parte la cosiddetta High Ambition Coalition, composta da Unione Europea e molti Paesi asiatici e africani, che chiede regole per limitare la produzione di nuova plastica, standard globali con obiettivi, meccanismi di monitoraggio e applicazione della conformità. (RSI Radiotelevisione svizzera)