Operai in cima a una gru a Basiglio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Otto operai si sono arrampicati in cima alla gru di un cantiere a Basiglio, nel milanese. La clamorosa protesta è cominciata intorno alle 10.30 del mattino di oggi, martedì, in via Francesco Sforza. Sul posto sono presenti i carabinieri di Corsico e i mezzi dei Vigili del fuoco. (TGR Lombardia)
Ne parlano anche altri media
Da questa mattina, 1 ottobre 2024, una decina di operai che lavorano nel cantiere di Milano 3.0 sono saliti per protesta su una gru posizionata nell’area di via Francesco Sforza 7 dove sta per essere realizzato un nuovo complesso residenziale molto simile a quello storico di Milano 3 realizzato da Berlusconi che si trova a soli 500 metri. (IL GIORNO)
Dopo una giornata di trattative poco dopo le 20 gli operai hanno raggiunto un accordo con la ditta che gestiva i lavori per la realizzazione del nuovo quartiere. Sul posto c'era la sindaca Lidia Reale che ha seguito con apprensione la vicenda per tutta la giornata. (IL GIORNO)
Leggi tutta la notizia Poco prima delle 10 di martedì otto operai si sono arrampicati su una gru per protestare. (Virgilio)
I lavoratori hanno spiegato di non ricevere lo stipendio da sei mesi, come riferito da un collega. “Hanno deciso di arrampicarsi sulla gru per protesta”, ha dichiarato l’uomo. Otto operai sono saliti, per protesta, su una gru in un cantiere in via Francesco Sforza al numero civico 7, nel Comune di Basiglio, in provincia di Milano. (LAPRESSE)
Otto operai salgono sulle gru del cantiere Milano 3.0 BASIGLIO – All'origine della protesta, ci sarebbero stipendi non ancora versati a favore degli operai impegnati a lavorare nel cantiere di Milano 3.0, le nuove costruzioni residenziali nel comune di Basiglio. (Giornale dei Navigli)
La sindaca di Basiglio prova a mediare per far rientrare la protesta di un gruppo di operai, saliti su una gru, per lamentare il mancato pagamento degli stipendi da mesi. “Ci sono delle trattative in atto e confido che si troveranno le soluzioni perché sono pur sempre lavoratori. (LAPRESSE)