Strage Paderno Dugnano, il 17enne: “L’idea di uccidere mi è venuta quella sera”

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CremonaOggi INTERNO

(Adnkronos) – “Non so darmi una spiegazione, sono molto dispiaciuto, non volevo uccidere”. Sono le parole, riferite dall’avvocato Amedeo Rizza, che il 17enne di Paderno Dugnano, accusato della strage della famiglia, ha rivolto alle magistrate della procura per i minorenni di Milano che lo hanno nuovamente interrogato. Lo studente è accusato di omicidio volontario pluriaggravato per aver infierito, a colpi di coltello, contro il fratellino di 12 anni, quindi sulla madre Daniela e infine sul padre Fabio, 51 anni, compiuti sabato scorso, poche ore prima del triplice omicidio. (CremonaOggi)

Su altri giornali

"Non lo abbandoneremo mai, gli staremo sempre vicino". Lo ripete in queste ore il nonno materno parlando del 17enne che nella notte tra sabato e domenica scorsa ha ucciso il padre, la madre e il fratello di 12 anni a Paderno Dugnano (La Repubblica)

Crepet è stato ospite ad Agorà Estate, su Rai3. Ecco le sue parole: “Una cena con degli adolescenti, media, dura meno di dieci minuti. Cosa si può dire in dieci minuti al lordo di un telegiornale o una partita? Come si chiede ‘come stai’? Quel ragazzo lì aveva l’inferno dentro. (Tecnica della Scuola)

Proprio su quest'ultimo, risentito dai pm, il 17enne si è accanito con le coltellate: è stato il primo a venire massacrato, prima dell'arrivo dei genitori nella stanza, poi uccisi anche loro. Emergono nuovi particolari sulla strage di Paderno Dugnano, dove un ragazzo di 17 anni, reo confesso, ha ucciso papà, mamma e fratellino di 12 anni nella notte tra sabato e domenica 1 settembre. (leggo.it)

Riccardo C., accusato dell’omicidio dei suoi genitori e del fratellino, ha avuto un colloquio di circa un’ora e mezza, durante il quale avrebbe mostrato di riconoscere la gravità del suo operato. Intanto, mentre i magistrati continuano a puntare sull’accusa di premeditazione, il 17enne ha chiesto al cappellano del carcere di potersi confessare. (Virgilio Notizie)

Da quanto si è saputo, avrebbe fornito un quadro più preciso del suo "malessere" e della sua volontà di essere "libero" anche dalla famiglia, anche se non "imputa" a genitori e fratello fatti specifici. (Il Messaggero Veneto)

La strage di Paderno Dugnano, in cui un adolescente di 17 anni ha ucciso i genitori e il fratello di 12 anni, ha lasciato profonda amarezza anche nell’opinione pubblica. Il tragico evento ha sollevato interrogativi sulla causa della violenza minorile e sul ruolo che genitori e scuola possono svolgere per prevenirla. (Orizzonte Scuola)