È morto Roger Corman: addio al mitico e influente regista americano, pioniere dei b-movie

«I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti e catturavano lo spirito di un'epoca. Quando gli è stato chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato, ha risposto: "Ero un regista, proprio questo"», ha detto la famiglia Corman in una nota, salutando il padre putativo di un'intera generazione di registi e mente cinematografica geniale Il cinema mondiale perde uno dei suoi più illuminanti e influenti pionieri: ci ha lasciati infatti Roger Corman, leggendario re dei b-movie, incontenibile ed eclettica figura di culto presso i cinefili di tutto il mondo, nonché maestro di bottega di alcuni dei più grandi registi contemporanei e vera eminenza grigia “occulta” (ma solo per chi non conosceva da vicino il suo genio) del cinema USA (Best Movie)

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“I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti – si legge in una nota della famiglia citata da Variety – e catturavano lo spirito di un’epoca”. Corman è scomparso all’età di 98 anni lo scorso 9 maggio nella sua casa di Santa Monica, in California, ma la famiglia ha preferito darne notizia alcuni giorni dopo. (Sky Tg24 )

News Cinema E' morto a Los Angeles a 98 anni Roger Corman, produttore e regista leggendario, alla cui scuola si sono formati i maggiori registi americani. (ComingSoon.it)

Ci sono delle figure che hanno attraversato la Storia del Cinema, riuscendo a ritagliarsi uno spazio al suo interno, lasciando un nome, un'impronta o un residuo e considerandolo, a ragione, un onore immenso. (Movieplayer)

Moltiplicava i pani e i pesci: riusciva a fare un film in due giorni, a trasformare pochi dollari in un successo. "Tutti gli innamorati del cinema sul pianeta Terra gli devono dire grazie", ha detto Quentin Tarantino, quando si è diffusa la notizia della sua morte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il regista e produttore americano di «B-movie» Roger Corman è morto all’età di 98 anni, giovedì scorso nella sua casa di Santa Monica, in California, ha confermato la famiglia a Variety. Quando gli è stato chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato, ha risposto: “Ero un regista, solo questo”. (Il Sole 24 ORE)

Fu lui a scoprire i talenti di Coppola, Scorsese («America 1929») e Cameron, Joe Dante e Jonathan Demme, Bogdanovich («Saint Jack»), fu lui a mettere Jack Nicholson sulla moto di «Easy rider» che rivoluzionò la storia del cinema (prima ancora nel 58 in «Cry baby killer») e a scoprire il giovane De Niro (nel «Clan dei Barker»), oltre a Bronson («La legge del mitra») Sandra Bullock, Peter Fonda, David Carradine. (Corriere della Sera)