Alzheimer, l’attesa sui nuovi farmaci e a chi sono destinati

Sono sempre di più le armi (intese come farmaci e terapie) per combattere una delle malattie più invalidanti in età avanzata: il morbo di Alzheimer, la più comune forma di demenza degenerativa. La comunità scientifica ha già delineato le linee guida per i pazienti a cui sono destinati soprattutto due e promettenti nuovi farmaci che tra pochi mesi saranno disponibili ma non per tutti. Quali sono i nuovi farmaci Non più tardi di due settimane fa abbiamo parlato del Lecanemab, il nuovo anticorpo monoclonale per le fasi iniziali della malattia e approvato dall'Ema (Agenzia Europea per i Medicinali) che riuscirebbe a rallentare con efficacia l'avanzata dell'Alzheimer. (il Giornale)

Su altri giornali

I ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma hanno individuato un nuovo bersaglio terapeutico, l'enzima zDHHC7. La scoperta, pubblicata su Pnas, apre la strada a potenziali nuovi trattamenti contro la malattia (Sky Tg24 )

Una vera e propria rivoluzione che oltre a promettere una grande efficacia sarà facilmente somministrabile da chi soffre il terribile morbo di Alzheimer: ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Campus di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli (ha collaborato anche l'Università di Catania) hanno unito le forze scoprendo che un enzima dal nome impronunciabile (S-aciltransferasi o zDhhc), se bloccato, si potrà combattere la malattia tramite un semplice spray nasale. (il Giornale)

Speranza per nuove opzioni terapeutiche contro la principale forma di demenza al mondo. Ricercatori italiani sono riusciti a contrastare il declino cognitivo e il danno cerebrale in topi affetti dalla forma murina dell'Alzheimer. (Fanpage.it)

Alzheimer e disturbo cognitivo, in Lombardia i casi sono 190.000 “Nuove prospettive per la ricerca e la cura”

Continuano le ricerche riguardanti l’Alzheimer. Alcuni ricercatori hanno scoperto uno spray nasale, somministrato in via sperimentale su alcuni animali, capace di bloccare il declino cognitivo e il danno al cervello. (iLMeteo.it)

L’inibizione nel cervello dell’attività di un enzima (S-aciltransferasi o zDHHC7) con un farmaco somministrato tramite spray nasale può contrastare il declino cognitivo e il danno al cervello tipici dell’Alzheimer. (italiasalute)

A Brescia la seconda tappa di una Road Map multiregionale, un confronto sulle traiettorie da esplorare per affrontare le nuove sfide (Adnkronos)