SECONDE LINEE ED ESPERIMENTI, LA FANTASIA STAVOLTA NON PAGA. MA GUAI A FAR DRAMMI
Era destino che, prima o poi, un altro passo falso in casa Fiorentina (dopo quello di metà settembre contro l’Atalanta) sarebbe arrivato, al culmine di sette vittorie di fila che hanno proiettato la Viola in un’altra dimensione dopo lo scetticismo iniziale. Quello che magari nessuno aveva messo in conto è che la squadra di Palladino sarebbe caduta proprio in Europa al cospetto di una squadra - per valori e stile di gioco - ampiamente abbordabile, che oltre ad aver conquistato appena due successi nelle ultime sette gare, in Conference non aveva mai vinto. (Firenze Viola)
La notizia riportata su altri media
Il turnover effettuato da Palladino non ripaga in termini di qualità di gioco, nonostante un buon primo quarto d’ora, dove il più intraprendente è... (Tuttocampo)
L’unico che ci credeva veramente era proprio ieri alla vigilia l’allenatore spagnolo dell’Apoel Manuel Jimenez, il terzo voluto dal presidente: “Siamo qui per battere la Fiorentina”. E lui è il primo a batterla in Conference (2-1) e a far incassare a Raffaele Palladino la seconda sconfitta stagionale dopo quella in campionato a Bergamo (3-2) con l’Atalanta. (La Gazzetta dello Sport)
I viola giocano un primo tempo molto sottotono, da dimenticare, rispetto alle ultime giornate. Una Fiorentina con tanti cambi e senza carattere perde 2-1 a Cipro contro l'Apoel Nicosia, nella terza giornata della Conference League. (Il Mattino di Padova)
Basta poco insomma, una sconfitta appena, per ritrovarsi lì: in bilico tra la promozione diretta agli ottavi e la zona playoff. Un brusco stop e, all’improvviso, una classifica europea che si complica. (Corriere Fiorentino)
Palladino fa turnover ed effettua anche delle mosse sorprendenti, con Adli trequartista e Parisi esterno alto nel 4-2-3-1. In attacco c'è Kouamé, che è il primo capace di impensierire l'ex Inter Vid Belec. (La Provincia di Cremona e Crema)
"Niente ribaltone, stavolta. Era accaduto con The New Saints, alla prima del girone unico di Conference League al Franchi quando Raffaele Palladino aveva dovuto inserire le cosiddette “prime linee” per avere la meglio. (Viola News)