Cortocircuito Italia: embargo sulle armi a Israele e accordo con il Qatar

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Guerra tra Gaza e Israele

In settimana, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a Roma l’Emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, stipulando con Doha una gamma di accordi di cooperazione economica e militare. Già di suo, la recente decisione del governo italiano di sospendere la fornitura di armi a Israele rappresenta un grave errore strategico, con ripercussioni negative sulla credibilità internazionale. Mentre Israele si trova impegnato in una lotta costante per la propria sicurezza contro gruppi terroristici come Hamas e Hezbollah, l’Italia ha scelto di adottare una posizione ambigua e in contrasto con gli interessi di lungo termine dell’Occidente in Medio Oriente (Nicola Porro)

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"La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell'Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. (il Giornale)

Il ministro degli Esteri ha ricevuto rassicurazioni dal governo Netanyahu sulla missione Onu, illustrando il suo piano per la fine del conflitto (Open)

È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione". Lo ha assicurato il vicepremier, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del lancio e della presentazione del progetto "Food for Gaza" a Genova. (la Repubblica)

VIDEO: Medio Oriente, Tajani: "Proposta di pace italiana piace a Israele e Libano"

“La proposta italiana è molto chiara: la presenza dell’Unifil con nuove regole di ingaggio tra il confine Libano-Israele fino al fiume. A nord del fiume una presenza consistente dell’esercito regolare libanese e poi soltanto più a nord dell’esercito regolare libanese avere una presenza di Hezbollah, in modo da tener molto lontane dal confine di Israele eventuali iniziative delle milizie sciite di Hezbollah”. (LAPRESSE)

“Credo invece che si debba rinforzare il ruolo dell’Unifil, perché soltanto con un Unifil più forte, con nuove regole d’ingaggio, si potrà creare un cuscinetto tra Israele e Hezbollah, tra i due paesi fino al fiume. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

. Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare perché è la legge che lo prevede e perché non si possono fare più contratti. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente dopo attenta valutazione sono stati interrotti. (Il Sole 24 ORE)