Sfruttamento nei supermercati del Catanzarese: arrestati imprenditore, consulente del lavoro e manager per retribuzioni di soli 4 euro all’ora
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La Guardia di Finanza di Catanzaro smantella un’associazione dedita a estorsioni e falsificazioni nel settore della grande distribuzione Continua.... futura autolinee-federico-agos-24 JonicaClima Calura MCDONALDAPP InnovusTelemia CompagniaDellaBellezza00 I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, che ha disposto misure cautelari per cinque persone accusate di gravi reati, tra cui associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e falsità ideologica. (Telemia)
Ne parlano anche altre testate
Un'azienda di famiglia sinonimo di fiducia e qualità. Sul loro sito Internet si pubblicizzavano così. Sono 60 le vittime accertate di un vero e proprio caporalato secondo la Guardia di Finanza, in azione dopo la denuncia di due dipendenti. (RaiNews)
Per questo le due società di capitali con sede a Montepaone che gestivano cinque supermercati sono state sottoposte a sequestro preventivo dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto in carcere dell'imprenditore Paolo Paoletti, di 51 anni, e di altre due persone, per lo sfruttamento dei 60 dipendenti delle strutture di vendita. (leggo.it)
“Avevamo già denunciato lo sfruttamento in quei supermercati. Ora verso la costituzione di parte civile” Sfruttare i lavoratori per profitto personale è una delle peggiori violazioni dei diritti umani. (CatanzaroInforma)
Un’inchiesta che ha messo in luce un quadro desolante in cui le vittime sarebbero state private dei più elementari diritti, percependo stipendi da fame a fronte di turni massacranti. (Corriere di Lamezia)
Oltre 60 dipendenti costretti ad accettare condizioni di lavoro degradanti e pericolose pur di non essere licenziati. (RTL 102.5)
Tutte le volte che mi infortunato al lavoro, mi sono recato al Pronto soccorso di Soverato, dove sono stato medicato e cucito di volta in volta. Solo in un’occasione mi hanno incollato la falangetta del pollice sinistro, tagliato al centro con un segaossa elettrico, del quale era dotato il reparto macelleria”. (Il Dispaccio)