Vincenzo Coviello smentisce Meloni sui conti correnti spiati: "Nessun dossieraggio". E impugna licenziamento

Vincenzo Coviello tiene la barra dritta sulla sua linea difensiva e respinge ancora le accuse di dossieraggio lanciate da Giorgia Meloni. L’ex impiegato di Intesa Sanpaolo, indagato per aver spiato oltre 3.500 conti correnti di vip e politici, tra cui anche quello della presidente del Consiglio, è tornato a ridimensionare, tramite i suoi avvocati, la vicenda che lo vede accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel mirino anche Unicredit, manager della stessa Intesa e persino la Caritas (Milano Finanza)

Sono 3572 i correntisti, appartenenti a 679 filiali, ad essere stati spiati almeno una volta da Vincenzo Coviello. Le indagini erano iniziate il 22 luglio dopo che un correntista, al quale erano stati segnalati dalla banca gli accessi abusivi al suo conto corrente, aveva presentato una denuncia. (Liberoquotidiano.it)

“Sono con la stessa banca da quando avevo 18 anni, per me è come essere a casa. Per Zaia, “se da un lato ormai è successo, dall’altro è doveroso fare una verifica, non liquidare la cosa con una pacca sulla spalla. (L'Opinione delle Libertà)

Conti spiati, Intesa sotto la lente

Intesa Sanpaolo è formalmente indagata nell'indagine a carico di Vincenzo Coviello, l'ex dipendente che in 26 mesi ha compiuto accessi abusivi ai conti correnti e alle carte di credito di 3572 correntisti di 679 filiali. (Tiscali Notizie)

Il giornalista e storico, già direttore del Corriere della Sera, nello studio de La 7, a L’aria che tira, sollecitato dal conduttore David Parenzo, fornisce una lettura meno ingenua di quella fornita dallo stesso bancario. (Secolo d'Italia)

Un caso esploso in particolare perché tra i nomi degli spiati figurano anche quelli della premier Giorgia Meloni e della sorella Arianna, di molti altri politici di centrodestra e centrosinistra, e di personaggi del mondo dello spettacolo, oltre che per la maggior parte di clienti per così dire più ordinari. (Italia Oggi)