Pasta, addio Italia in etichetta
Obbligo di etichettatura. L’obbligo dell’etichettatura di origine del grano impiegato fortemente voluta dalla Coldiretti è scattato il 14 febbraio del 2018.
Seppur il Made in Italy attrae e determina un aumento del mercato di pasta prodotta con grano coltivato e molito in Italia, a fine dicembre termina l’obbligo di etichettatura.
Pasta, addio Italia in etichetta. Pasta, addio Italia in etichetta. (Napoli Post)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il paese nordamericano è il principale produttore mondiale e fornitore dell’Italia costretta ad importare circa il 40% del grano di cui ha bisogno e dunque particolarmente dipendente dalle fluttuazioni e dalle speculazioni sui mercati. (SassariNotizie.com)
Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% – precisa la Coldiretti – basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. (Valtellina News)
Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% – precisa la Coldiretti – basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. (Alternativa Sostenibile)
Pasta Day, Coldiretti: “scade il decreto ma no all’addio alla pasta 100% con grano italiano”. Il 25 ottobre (oggi) è il “Pasta Day”, l’alimento più consumato al mondo. La Redazione. Catanzaro,. lunedì 25 Ottobre 2021. (Il Cirotano)
Una scadenza che preoccupa per una conquista fondamentale della Coldiretti per i cerealicoltori ed i consumatori. Il decreto prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia – spiega la Coldiretti – debbano indicare il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura (Sardegna Reporter)
In questo contesto – sottolinea la Coldiretti regionale – un segnale importante viene dal moltiplicarsi di marchi di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni fa Addio alla pasta 100% italiana con la scadenza dal prossimo 31 dicembre 2021 dell’obbligo di etichettatura dell’origine del grano utilizzato, con grave danno per quei consumatori che hanno preso d’assalto penne, orecchiette e spaghetti certificati tricolori, con un aumento delle vendite del 29% nello scorso anno. (Il Gazzettino di Brindisi)