Assad rompe il silenzio: "Non ho mai pensato di dimettermi: la Siria è nelle mani dei terroristi"
Bashar al-Assad rompe il silenzio e, a una settimana dalla conquista di Damasco da parte dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), spiega cosa lo abbia spinto a lasciare la Siria. "Non ho lasciato la mia patria in modo pianificato, come cercano di far credere. E non l'ho lasciata nelle ultime ore della battaglia, sono rimasto a Damasco, adempiendo ai miei doveri fino alla mattina dell'8 dicembre". (Today.it)
La notizia riportata su altre testate
La scuola è gestita dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e si trova vicino al complesso medico Nasser. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che tra le vittime ci sono anche dei bambini e che molte persone sono rimaste ferite. (Corriere del Ticino)
Ricompare dopo giorni via social, con un messaggio, dove precisa di non avere mai preso in considerazione l’idea di dimettersi o di fuggire dalla Siria, perché “voleva combattere“. (Il Fatto Quotidiano)
L’ex presidente siriano Bashar al Assad ha affermato che la sua evacuazione da Damasco in Russia non è stata «premeditata» e che è stata invece richiesta da Mosca . In un comunicato, al Assad afferma inoltre che ormai la Siria è "in mano ai terroristi" . (Gazzetta del Sud)
"Il Paese ora è in mano ai terroristi", ha aggiunto. L'ex presidente Bashar al Assad è tornato a parlare per la prima volta dalla caduta del regime in Siria e dalla sua fuga in Russia. (Fanpage.it)
“La mia partenza non era pianificata e non è avvenuta durante le ultime ore della battaglia”. In una comunicazione su Telegram, ha affermato di non aver mai pensato di dimettersi o andarsene. (RSI Radiotelevisione svizzera)
In una dichiarazione, l'esercito afferma di aver effettuato un attacco con droni contro un gruppo di terroristi di Hamas e della Jihad islamica presso un centro di comando, con sede negli uffici dell'organizzazione di difesa civile di Gaza a Nuseirat. (la Repubblica)