Il "sostituto" Jadge: "Sarò fedele a Verdi"

Bello di fama e di sventura, torna alla Scala il tenore Brian Jagde: il 7 dicembre, nel ruolo di Don Alvaro, il protagonista dell'opera che apre la stagione. E la nominiamo dopo aver fatto i dovuti scongiuri, perché anche nell'era 5.0 e dell'IA, nel piccolo-mondo-antico del melodramma si crede che tale titolo porti iella. È La forza del destino di Giuseppe Verdi, opera piena di sciagure, massimamente concentrate nella figura di Don Álvaro: Pirandello lo avrebbe dotato di patente. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Una Prima della Scala di Milano importante, dedicata al mitico soprano Renata Tebaldi nel ventennale della sua scomparsa e che vede in scena l'opera "maledetta" di Giuseppe Verdi. A inaugurare il cartellone è La Forza del Destino, in programma il 7 dicembre (e i cui biglietti ovviamente sono già andati esauriti, repliche incluse). (DiLei)

Ma vanta una presenza quasi costante, anche negli anni di Toscanini, quando di Verdi alcune opere che oggi consideriamo imprescindibili per il repert… (La Repubblica)

MILANO Nato a New York 45 anni fa, Brian Jadge, Don Alvaro ne La forza del destino, opera che il 7 dicembre inaugurerà la nuova stagione scaligera e in cui sostituirà il tenore Jonas Kaufmann, ha calcato i palcoscenici di Stati Uniti, Giappone, Germania, Austria, Francia e Italia. (Corriere della Sera)

Leo Muscato: “Con Giuseppe Verdi nel cuore della guerra per cercare l’umanità”

di Allianz spa, la partnership «riconferma l'impegno di Allianz a sostegno di Milano e del Teatro alla Scala», la cui direzione artistica è affidata a Dominique Meyer. Secondo Giacomo Campora, a.d. (Italia Oggi)

«Il 7 dicembre sarà un momento forte e spero che lascerà una bella traccia nella storia del teatro». Un momento che non dimentica il passato: la «prima» «sarà dedicata a Renata Tebaldi», mitico soprano che ha interpretato Leonora. (Corriere Milano)

Venti guerreschi sospingono La forza del destino di Giuseppe Verdi, opera tortuosa, scalmanata e temutissima per via della sua fama malaugurante. «Non temiamo maledizioni!», esclama divertito Leo Muscato, regista… (la Repubblica)