Lo strappo Lega-FI sulla Rai, Ursula passa col minimo, Mirafiori ferma fino a gennaio
Buongiorno. C'è la versione «in chiaro» della premier Giorgia Meloni («Se abbiamo trovato l’accordo sul cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai») e quella un po' criptata che Antonella Baccaro intercetta nei corridoi di palazzo Chigi: «L’inciampo in maggioranza sul canone Rai non giova a nessuno». Traduzione: alla presidente del Consiglio le «schermaglie», ossia la lite con doppio sgambetto fra Lega e Forza Italia (al no azzurro, in commissione Bilancio al Senato, al taglio del canone Rai da 90 a 70 euro per il 2025, il Carroccio ha replicato affondando con l'astensione un emendamento del forzista Claudio Lotito sulla sanità calabrese) sono andate di traverso. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Senza un accordo sul canone Rai, il decreto Fiscale non può essere discusso. E quindi anche la legge … (Il Fatto Quotidiano)