PRIMA RIUNIONE CURVA NORD DELL'INTER DOPO OMICIDIO BELLOCCO

Calcio ora per ora Prima riunione della Curva Nord dell'Inter dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca della Ndrangheta e nel direttivo del tifo, per il quale è finito in carcere l'ex capo ultras Andrea Beretta. I tifosi si sono trovati alle 21.30 al baretto nei pressi dello stadio di San Siro a Milano, come aveva preannunciato nei giorni scorsi sui suoi profili social lo storico leader Nino Ciccarelli. (Sport Mediaset)

Ne parlano anche altre fonti

’Ndrangheta e tifo La curva nord interista fece «entrare» nel direttivo Antonio Bellocco, 36enne erede dell'omonima cosca della 'ndrangheta, ucciso a coltellate il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, perché il clan, come già era accaduto anche per altre cosche, faceva «pressioni» per essere parte di quel mondo e soprattutto per spartire i proventi dei business. (LaC news24)

Dopo l'omicidio di Antonio Bellocco e la detenzione di Andrea Beretta, la Curva Nord interista ha un nuovo leader: si tratta di Renato Bosetti, volto noto alle forze dell'ordine e già candidato alle elezioni con Casapound. (Fanpage.it)

È la sera del 26 dicembre 2018, prima di Inter-Napoli in via Fratelli Zoia a due passi dallo stadio Meazza gli ultras nerazzurri accendono la minaccia della guerriglia contro i tifosi del Napoli. Dopo la morte di Dede il governo degli affari dentro e soprattutto fuori dallo stadio passa nelle mani di Vittorio Boiocchi che affiderà la gestione “illecita” dei biglietti e dei rapporti con gli steward a Renato Bosetti. (Il Fatto Quotidiano)

Qualcuno ha parlato di un ritorno al passato e in parte è così, anche se Renato Bosetti ha fatto parte del direttivo della Curva Nord dell’Inter anche negli ultimi agitatissimi anni, quando a guidare gli ultras nerazzurri sono stati Vittorio Boiocchi e Andrea Beretta: il primo ucciso sotto casa a ottobre del 2022 da killer ancora sconosciuti, il secondo in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco a Cernusco. (IL GIORNO)

Il movente dell'omicidio, secondo gli inquirenti, ma anche secondo quanto ha confessato lo stesso Beretta, sarebbe da ricercare nei rapporti (e nei conseguenti dissapori) di potere in Curva. In particolare, a far saltare il banco sarebbero stati i proventi del merchandising del negozio di Pioltello, gestito proprio da Beretta. (Corriere del Ticino)

A dirlo è stato Andrea Beretta, accusato dell'omicidio del 36enne. (Fanpage.it)