Mossa di Fdi, la commissione del Senato sale a 20. Ira delle opposizioni

Ansa Si inasprisce lo scontro in maggioranza sulle modifiche al Superbonus edilizio. Succede che il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, preannuncia il voto contrario in commissione Finanze al Senato se «non sarà modificato» il testo che, dopo le ultime proposte del ministro dell’Economia Giorgetti, prevede in via retroattiva di “spalmare” in 10 anni le spese sostenute dal 2024 in poi (che, in questi primi mesi, erano state fatte invece confidando in un recupero in 4-5 anni). (Avvenire)

La notizia riportata su altri media

Sul decreto Superbonus, che ha diviso la maggioranza, il governo porrà oggi la questione di fiducia: il voto è previsto domani mattina, con le dichiarazioni di voto attese alle 8.30 e poi la chiama, intorno alle 10. (Fanpage.it)

Il Senato dà il via libera al decreto Superbonus con il voto di fiducia: 101 i favorevoli, 64 i contrari. Nel decreto rientra anche l'emendamento del governo per la norma 'spalma crediti' sul Superbonus, oltre al rinvio di plastic tax e sugar tax. (Fanpage.it)

Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi.Detto questo, per un emendamento che non amo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo.Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Quest’anno, tre italiane hanno tenuto alti i colori dell’Italia nelle semifinali di Europa e Conference League Sono Atalanta, Roma e Fiorentina. Semifinali europee, ultimi 4 anni: quanto incidono sul campionato? Atalanta miglior rendimento, secondo posto per la Viola, la Roma accusa la fatica (Terzo Tempo Napoli)

Il provvedimento, per il quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia, passa ora alla Camera con un iter blindato: l'ok definitivo è atteso entro il 28 maggio. Un'approvazione avvenuta tra le polemiche con la tensione che resta alta nella maggioranza. (LA STAMPA Finanza)

Infatti non potendo liberarsi dei crediti in pancia, gli istituti non potranno acquistarne di nuovi dalle stesse imprese, che gli avevano avuto dai committenti dei lavori su case e condomini. A cascata questo blocco potrebbe generare una sorta di restrizione del credito per le imprese edili. (L'HuffPost)