Maxi evasione e frode all’Unione Europea, ecco gli arrestati e i sequestri
L’operazione Moby Dick coordinata dalla procura europea ha coinvolto 195 indagati. Le indagini sono state coordinate dai sostituti Gery Ferrara, Amelia Luise, Giordano Baggio, Sergio Spadaro e Gaetano Ruta che coinvolge varie città d’Italia, soprattutto Milano, Roma e Napoli, e anche diversi Paesi. C’è anche un palermitano finito in carcere, Antonio Lo Manto, 51 anni, e sono stati eseguiti diversi sequestri anche a Cefalù (BlogSicilia.it)
La notizia riportata su altre testate
Tra i beni ci sono dieci ville nel residence Baia degli UIivi a Mazzaforno, di proprietà della Sunsea srl, alcune delle quali sono state messe a disposizione di alcuni ospiti speciali. I beni finiti sotto sequestro (Livesicilia.it)
Roma, 14 nov. - Associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. È l'accusa nei confronti di 47 persone a carico delle quali sono scattatate altrettante misure cautelari personali, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro, ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)
C’è l’ombra delle mafie dietro una evasione Iva di oltre 500 milioni di euro scoperta dalle sezioni di Milano e Palermo della Procura Europea. Imponenti i numeri dell’operazione che ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di mezza Ue, Svizzera ed Emirati Arabi: oltre 200 gli indagati, 400 le società coinvolte, scoperte fatture per operazioni inesistenti per 1,3 miliardi. (Corriere della Sera)
I camorristi del clan Nuvoletta si fidavano di lui per la grande frode carosello scoperta dalla Procura europea. Lo Manto, originario del rione Brancaccio, è uno dei 47 arrestati e viene considerato il promotore di una delle cellule della fabbrica di fatture false. (Livesicilia.it)
“Desidero esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento alla Guardia di Finanza per l’eccellente operazione condotta contro una vasta frode all’IVA, estesa su diversi Stati dell’Unione Europea. (Governo)
Giovanni è il fratello di Lorenzo, altro rampollo della famiglia di Marano detenuto da qualche anno per estorsione. Riciclavano enormi somme di denaro con cui finanziavano organizzazioni di stampo camorristico. (ilmattino.it)