Dai reati sessuali ai rapporti con Putin, tutti i ministri di Trump a rischio bocciatura
NEW YORK — Si complica la battaglia per la conferma al Senato degli impresentabili nella seconda amministrazione Trump. Almeno quattro nomine, Matt Gaetz alla Giustizia, Pete Hegseth al Pentagono, Robert Kennedy alla Sanità e Tulsi Gabbard direttrice nazionale dell’intelligence, sono a rischio, tra dubbi sulla loro competenza, accuse di violenze sessuali e collusione con la Russia. Donald può agg… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È una scommessa audace che riflette il carattere del magnate newyorkese: meglio volti telegenici e leali che tecnocrati freddi e distanti. Donald Trump non si smentisce mai. (Secolo d'Italia)
La commissione etica della Camera ha annullato ieri, senza spiegazioni, il voto con cui oggi avrebbe dovuto decidere se rendere pubblici i risultati delle indagini — definiti da alcune fonti «altamente dannosi» — sull’ormai ex deputato della Florida Matt Gaetz, dimessosi a mezzogiorno di giovedì appena Donald Trump lo ha nominato procuratore generale. (Corriere della Sera)
Donald Trump dopo la vittoria alle elezioni americane del 5 novembre va avanti con le nomine choc di fedelissimi ed estremisti che stanno spiazzando e lasciando increduli anche alcuni esponenti della maggioranza repubblicana al Senato che, secondo la Costituzione, deve passare al vaglio queste nomine, nelle audizioni, per poi ratificarle con il voto prima in commissione e poi in aula. (Adnkronos)
Donald Trump ha annunciato la nomina di Matt Gaetz come procuratore generale, il ministro di Giustizia degli Stati Uniti: è la scelta finora più controversa per la sua nuova amministrazione, che ha fatto infuriare gli stessi repubblicani. (Corriere della Sera)
SEGNALE – Mister Gianpiero Piovani ha commentato a Inter Tv la vittoria dell’Inter Women contro la Sampdoria: «Molto soddisfatto perché le ragazze hanno interpretato molto bene la partita, secondo tempo bello. (Inter-News)
C’è qualcosa di dadaista, di surreale, di fantasmagorico in molte delle prime nomine effettuate da Donald Trump per il suo secondo mandato presidenziale. Alla squadra di governo che il nuovo presidente sta assemblando si potrebbe affibbiare la definizione che il miliardario della Silicon Valey pro-Trump Peter Thiel, padrino dell’ascesa politica del vice presidente eletto J. (Tempi.it)