Confindustria: Orsini firma la "Carta di Lorenzo" per promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi

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Industria Italiana INTERNO

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in occasione del consiglio generale che si è tenuto a Roma, ha sottoscritto la “Carta di Lorenzo”, il documento dedicato alla memoria di Lorenzo Parelli, studente al 4° anno dell’Istituto professionale “Bearzi” di Udine, vittima nel 2022 di un incidente durante il periodo di alternanza scuola lavoro. Con la firma della “Carta di Lorenzo”, manifesto siglato nel 2023 dalla famiglia di Lorenzo e dall’amministrazione regionale, avvenuta alla presenza dei genitori del giovane, Elena e Dino Parelli, Confindustria si impegna a promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi attraverso azioni mirate a prevenire gli incidenti e ad implementare la tutela della salute e della sicurezza dei giovani coinvolti in esperienze professionali. (Industria Italiana)

Ne parlano anche altre testate

Lorenzo Parelli, un ragazzo di 18 anni nato a San Daniele del Friuli, frequentava il quarto anno del corso di meccanica industriale all'Istituto Bearzi. Il suo tirocinio sarebbe terminato quella sera, e il lunedì successivo sarebbe dovuto tornare a scuola per raccontare l’esperienza ai suoi compagni, ma un tragico incidente ha interrotto i suoi sogni e la sua passione per moto, calcio e meccanica. (Sinergie di Scuola)

E' in occasione del Consiglio Generale di confindustria, che si è tenuto oggi a Roma, che Emanuele Orsini ha sottoscritto la "Carta di Lorenzo", il documento - ricorda una nota di Confindustria - dedicato alla memoria di Lorenzo Parelli, studente al quarto anno dell'Istituto professionale "Bearzi" di Udine, vittima nel 2022 di un incidente durante il periodo di alternanza scuola lavoro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il gup ha inflitto una pena di tre anni per omicidio colposo aggravato a Claudio Morandini, due anni e quattro mesi a Emanuele De Cillia. Accettato il patteggiamento di tre anni per l'imprenditore Pietro Schneider. (Lettera43)