G7,cresce divario produttività tra nordamerica e altri Paesi
Cresce all'interno del G7 il divario di produttività tra i Paesi nordamericani e gli altri membri, dal 18% nel 2001 al 35% nel 2023 (+17%). Un fattore, questo, che potrebbe indebolire la capacità dei 'sette grandi' di sostenere i Paesi meno sviluppati, in particolare quelli africani, inoltre ad aumentare la complessità per i G7 nel guidare un progresso globale sostenibile, è anche la crescita annua prevista dal 2023 al 2025, inferiore rispetto ai restanti paesi del G20 (2,2% contro 4,4%). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Attiva la lettura vocale Tentano di adattarsi alla zona rossa a massima restrizione denominata 'Aurum', le attività commerciali e ricettive vicine alla pineta dannunziana che a partire dal 22... (Virgilio)
Settimana cruciale per la Manovra. G7 a Pescara Servizio di Augusto Cantelmi (TV2000)
Ormai da diversi anni l’economia globale sta fronteggiando sfide sul fronte geopolitico di grande rilevanza, dai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, con annesse ripercussioni in termini di aumento dell'inflazione e del debito e di interruzioni delle catene di approvvigionamento. (LA STAMPA Finanza)
Comincia domani il G7 Sviluppo con i ministri degli Esteri di Usa, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone e Italia riuniti all’Aurum insieme a trenta delegazioni di Paesi emergenti, soprattutto africani. (Il Centro)
Un fattore che potrebbe indebolire la capacità del G7 di sostenere i Paesi meno sviluppati, in particolare quelli africani, alle prese con un elevato debito pubblico e sui quali pesa quel 17% delle entrate statali dedicato al servizio del debito estero, a discapito degli investimenti nei settori produttivi e nei servizi pubblici con inevitabili ricadute sulla crescita economica. (Adnkronos)
La nota dice: «In occasione del G7 saranno operate diverse chiusure stradali che impatteranno notevolmente sull’ordinaria viabilità urbana». La polizia locale non usa giri di parole: di fronte a 5 zone rosse, «l’invito è quello di rinunciare a spostamenti che non siano strettamente necessari. (Il Centro)