Record di governo: mai così tanti poveri, specie tra chi lavora

Se qualcuno, dalle parti del governo Meloni, sperava ancora in una revisione delle stime preliminari, dopo ieri dovrà arrendersi: l’Istat ha confermato che il 2023 segna il record storico di povertà assoluta per l’Italia, con 5,7 milioni di persone coinvolte. Peggio: la situazione che più s’è aggravata è quella del cosiddetto “lavoro povero”: è infatti … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, si ferma invece al 6,3% per le famiglie composte solamente da italiani. Nel 2023 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell’anno precedente). (la VOCE del TRENTINO)

Il numero di occupati è cresciuto nel 2023 di 474 mila unità . Ma questo incremento non è bastato a far diminuire la povertà assoluta. La stabilità della povertà no… (la Repubblica)

E raccontano il crescente disagio economico delle famiglie che hanno come persona di riferimento un lavoratore dipendente (10,7%, in crescita dal 9,8% del 2022) e, soprattutto, quelle operaie o assimilate (18,6% dal 16,8% del 2022). (Corriere della Sera)

Save The Children, povertà assoluta minorile in Italia: la più alta dal 2014

«Il governo sta per varare una legge di bilancio pessima, ingiusta e inadeguata – ha detto Giuseppe De Marzo, portavoce della Rete dei Numeri Pari in un sit-in ieri a piazza Capranica a Roma – Si può fare diversamente, come chiedono più di 700 realtà sociali che promuovono un’altra Agenda Sociale». (il manifesto)

Non solo perché segnala che la ripresa dell'occupazione e il parziale calo dell'inflazione non sono riusciti ad intaccare un fenomeno che ha raggiunto dimensioni inaccettabili in un paese tra i più ricchi al mondo, ma anche perché la stabilità nasconde almeno tre peggioramenti preoccupanti. (La Stampa)

L'incidenza della povertà minorile è più bassa al Nord (12,9%) e massima nel Mezzogiorno (15,9%), mentre al Centro si attesta al 13,1%. “I dati diffusi dall'Istat dimostrano che sono le bambine, i bambini e gli adolescenti i più colpiti dalla povertà in Italia (Il Sole 24 ORE)