Benetton, Cisl: "Contratti di solidarietà per 908 impiegati"

L'accordo sul lavoro proposto ieri dai vertici di Benetton ai rappresentanti dei lavoratori prevede un contratto di solidarietà per 908 impiegati, e nessun coinvolgimento degli operai. Lo rende noto la Femca Cisl, che parla di un accordo "difensivo che tutela lavoro e salario".Il piano prevede un giorno alla settimana a casa - in alcuni casi due - per 908 impiegati, "per evitare 182 licenziamenti" spiega la Femca. (Oggi Treviso)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Misura che potrà essere applicata in modo variabile a seconda delle singole casistiche. (Oggi Treviso)

Un’integrazione salariale al 100% nel caso di due giorni di solidarietà e nessun coinvolgimento per gli operai né degli addetti dell’area magazzino e-commerce, centro imballo, capi appesi e piegati e manutenzione. (ilgazzettino.it)

È questa la proposta ufficiale messa sul tavolo dal nuovo amministratore delegato di Benetton Group Claudio Sforza. Questa mattina e in serata in sindacati convocheranno le assemblee dei lavoratori per illustrare la proposta e metterla ai voti (ieri hanno preferito non commentare l’incontro). (Nordest Economia)

Benetton, solidarietà al 20%. L'amministratore delegato Sforza: «Non ci sono esuberi»

Fuori gli esponenti della famiglia anche dal board del gruppo dell’abbigliamento dopo il decimo... (Milano Finanza)

TREVISO – Nuovo passo nel confronto tra Benetton Group e i sindacati sugli interventi sull'occupazione per fare fronte alle difficoltà economico-finanziarie del colosso trevigiano dell'abbigliamento. Al centro del nuovo approfondimento tecnico, in particolare, l'utilizzo dei contratti di solidarietà: la proposta dell'azienda consisterebbe in una riduzione pari al 20% medio delle ore lavorate per un periodo di sei mesi, da "spalmare" su circa il 40% del migliaio di impiegati, amministrativi e commerciali delle sedi di Ponzano Veneto e di Castrette di Villorba. (ilgazzettino.it)

E ribadisce, con il nuovo amministratore delegato, Claudio Sforza, che non ci sono esuberi strutturali. La palla a questo punto sta ai sindacati, che forse danno una lettura diversa nei numeri di quanto proposto e che oggi discuteranno la situazione in assemblea con i dipendenti. (Corriere della Sera)