La «casa comune» socio-politica

Non c’è il pathos che circonda la festa del 25 aprile,ma il 2 giugno,festa della Repubblica,avrebbe tuttiititolipermeritareuna celebrazione molto partecipata anche emotivamente dai cittadini italiani. È con la chiamata alle urne del 2 giugno 1946 che il nostro Paeseha riguadagnato appieno la sua partecipazione alla storia della democrazia costituzionale europea. Per almeno tre ragioni, non tutte oggitenute presenti come si dovrebbe. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Trieste ha vissu… TRIESTE L’alzabandiera alle 10 di un mattino soleggiato, in piazza Unità, in concomitanza con l’analoga cerimonia nazionale svoltasi a Redipuglia. (Il Piccolo)

Il 2 giugno del 1946 gli italiani e, per la prima volta, le italiane, furono chiamati a votare per decidere il futuro della Nazione: nacque così la Repubblica Italiana. (LA NAZIONE)

TUTTI GLI INSIGNITI LA GALLERY (umbriaON)

«Dobbiamo ricordare da dove veniamo - ha detto ai giornalisti il prefetto Mariani -: un Paese distrutto e che aveva conosciuto vent'anni di regime dittatoriale. In piazza Vittorio Veneto, a Palermo, in occasione della Festa della Repubblica, questa mattina (2 giugno) è stata deposta una corona commemorativa al Monumento ai caduti. (Giornale di Sicilia)

Il prefetto, in un discorso a braccio dalla grande dote comunicativa, ha detto come “sia necessario vivere sempre più consapevolmente questa festa”. Un tripudio di bandiere tricolori, bambini in festa e clima di gioia per il 2 giugno cremonese di piazza del Comune. (CremonaOggi)

Lo schieramento armato interforze e l’accompagnamento musicale a cura della Banda “G. Verdi” hanno aperto la celebrazione;. In questa videointervista l’intervento del sindaco Michele Guerra e del Prefetto Antonio Garufi. (Gazzetta di Parma)