Anima, le adesioni superano il 50%. Caltagirone dice sì all’OPA
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Dopo Poste, FSI e i top manager anche il gruppo Caltagirone consegna il proprio 5,84% al Banco BPM mettendolo sulla buona strada per il successo dell'OPA. Dal buon esito di questa offerta, dipenderà poi l'altra partita di Unicredit su Banco BPM in cui si gioca il risiko bancario. Superata soglia minima offerta Partita lunedì 17 marzo, l’OPA di Banco BPM raccoglie già oltre il 50% del capitale. Dopo le adesioni di Poste, FSI e dei top manager, Piazza Meda poteva già contare su una quota del 43% circa, nel portafoglio di Anima, ora raccoglie la disponibilità del gruppo Caltagirone a consegnare le proprie quote. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altre testate
Proprio ieri il gruppo Caltagirone ha annunciato l'adesione all'opa per il suo 5,84%, che va a sommarsi alle quote di alcuni soci di riferimento della sgr - come il gruppo Fsi di Maurizio Tamagnini (9,6%) e Poste (11,7%) - e ai pacchetti apportati dal top management, dal retail e da alcuni investitori istituzionali. (Milano Finanza)
Fatto Il Corriere riporta che dovrebbe essere pronto l’OK della Golden Power per UCG all'OPA di BAMI anche se forse ci si potrebbe aspettare un ritardo. Ieri il Ceo di BAMI Castagna si è recato a Palazzo Chigi per l'incontro con il dipartimento per il Golden Power e gli è stato detto che l'ok a UCG arriverà (come previsto). (Websim)
Le discussioni tra Unicredit e Crédit Agricole sul futuro di Banco Bpm finiscono in stallo. Soprattutto alla luce del peso specifico che la banque verte ha come primo socio del Banco, con in mano il 15,1% in azioni e derivati più forse un ulteriore 5% parcheggiato in Deutsche Bank. (Milano Finanza)

Equita alza stime e target price su Unicredit. Ecco chi rischia di più in borsa se l’offerta salta (Milano Finanza)
Partita lunedì 17 marzo, l'OPA di Banco BPM raccoglie già oltre il 50% del capitale. (Borsa Italiana)
Caltagirone approva Opa Anima di Banco Bpm Grazie alla partecipazione iniziale del 22,8% detenuta da Banco Bpm e agli impegni di altri investitori strategici, come Poste Italiane e il fondo FSI, la soglia di adesione ha superato il 50% del capitale. (Economy Magazine)