La Niña arriva ma sarà debole: un bene o un male per l’Inverno italiano?
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Secondo le previsioni dei modelli meteo-climatici, il fenomeno della Niña potrebbe svilupparsi entro dicembre 2024 con una probabilità del 57% e prolungarsi fino al trimestre gennaio-marzo 2025. Questo fenomeno rappresenta la fase fredda dell’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO), che alterna periodi di raffreddamento (La Niña) a fasi di riscaldamento (El Niño). Negli ultimi mesi, l’ENSO si è mantenuto in una fase neutrale. (Meteo Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Riportiamo, di seguito, l’analisi condotta dalla NOAA, dal National Weather Service e da istituzioni affiliate riguardo gli aggiornamenti del fenomeno de La Niña. (Meteo Giornale)
Gli esperti stanno monitorando attentamente l’evoluzione del fenomeno La Niña nel Pacifico equatoriale, un evento che potrebbe avere implicazioni significative per l’inverno in Québec. Secondo le previsioni della NOAA, il raffreddamento delle acque superficiali è sufficiente per innescare un episodio di La Niña entro poche settimane. (Tempo Italia)
Proiezione la NINA, Credit Image NOAA Le prospettive per l'insorgere del fenomeno climatico La Niña si sono affievolite negli ultimi mesi. Sebbene ci sia ancora una probabilità del 57% che si sviluppi nel periodo ottobre-dicembre, le previsioni indicano un evento debole e di breve durata, con possibili ripercussioni fino all'inizio del 2025. (iLMeteo.it)
Le probabilità che La Niña si sviluppi nel trimestre ottobre-dicembre scendono al 57%, ma si ritiene possibile che il fenomeno possa essere debole e di breve durata, con una persistenza prevista fino ai primi mesi del 2025 (gennaio-marzo) Rispetto alle aspettative di alcuni mesi fa, La Niña è stata costantemente rivista al ribasso a causa di variabili sub-stagionali che hanno ostacolato il suo avvio e la sua durata (3bmeteo)